Regia di Nicholas Jarecki vedi scheda film
Se Richard Gere non è certo un campione di espressività, quanto meno ha una professionalità che permette anche a film non proprio indimenticabili di non girare a vuoto come un motore in panne. In questa pellicola del 2012, nelle vesti di un finanziere travolto dalla crisi ed al tempo stesso impegnato a nascondere le proprie responsabilità nella morte dell'amante (un'impalpabile Laetitia Casta), dovrà vedersela con un ispettore un pò sopra le righe interpretato da un Tim Roth non certo al suo migliore film. Pur se qualche spunto è interessante, soprattutto nella concitata discesa agli inferi di un uomo fino ad allora all'apice del successo, per il resto il film è pieno di grossolane incongruenze, dalla miracolosa guarigione del protagonista dopo una spaventosa carambola con l'auto fino al fatto che il principale sospettato di averlo fiancheggiato possa incontrarlo liberamente senza essere nè pedinato nè intercettato. Si salva, come già detto, giusto la prova professionale di Gere che certo però non può fare miracoli e trasformare un modesto film in un avvincente thriller.
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