Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
NOI RAGAZZI DELLO ZOO DELLA VITA
Bernardo Bertolucci torna sul grande schermo e la mano del maestro (di cinema) si vede.
Forse la storia in sé (basata su un romanzo del co-sceneggiatore Ammaniti, la storia di “Io e te”, espressione grammaticalmente scorretta che racconta la vita sepolta in una settimana “bianca”, come la neve e come l’eroina, di due giovani inquieti) non entusiasma e non si conclude come dovrebbe, ma tutto quello (leggi le emozioni) che lascia trasparire è ciò che tutti noi spettatori meno giovani abbiamo vissuto, se mai ci siamo rinchiusi nel nostro bozzolo o se mai abbiamo dovuto fare troppo presto i conti con la vita.
Da gustare il commento musicale, che opportunamente conclude la pellicola con un doppio David Bowie, prima nella versione italiana di un certo Mogol e poi nella struggente e originale “Space Oddity”.
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