L'ex poliziotto Torrente, ormai detective privato a tutti gli effetti, ha cercato in tutti i modi di cambiare stile di vita ma, a causa della crisi economica che imperversa in tutta la Spagna, non naviga in buone acque e si ritrova costretto ad accettare un incarico per lui insolito. Contattato da Ramirez, una sua vecchia conoscenza, ha il compito di reclutare alcuni collaboratori per ucciderne il suocero. Qualcosa, però, non va come previsto e Torrente finisce in carcere, dove dovrà escogitare un piano per ritornare in libertà e mettersi sulle tracce di chi lo ha tradito.
Note
Certo non è il massimo iniziare con il quarto capitolo della saga del commissario Torrente, peraltro già “vecchio” di due anni, per cercare di capire e anche apprezzare il fenomeno, diventato popolarissimo in Spagna dove ha ottenuto incassi stratosferici, che porta alle estreme conseguenze la parodia d’un certo cinema di genere costruendo uno dei personaggi più abietti: un poliziotto machista, razzista, fascista, nazionalista. L’accostamento di elementi paradossali alla figura del poliziotto riesce a produrre l’effetto comico ricercato, che gioca sempre e naturalmente sul politicamente scorretto più spinto, dove il cinema di serie B si premura di mostrarci il lato B della nostra società ridicolizzandola.
Avete presente il celebre "Monnezza" di Tomas Milian anni settanta?Ecco l'emulo spagnolo che ricalca molto il nostro italiano....con le solite volgarita'con le solite scene inverosimili con i soliti personaggi di contorno.Comunque alla fine risulta anche simpatico e passabile per novanta minuti di ironia. tra battute e nudi vari. leggi tutto
Ci si chiede spesso chi o cosa sia un attore. Qualcuno scomoda ragionamenti filosofici, attitudini professionali, training, metodi e corsi sul modello del… segue
La Spagna lasciava il Novecento, povero, brutale e fratricida prima, colorato, disinibito ed esagerato dopo, con Todo sobre mi madre (1999) e l’Oscar a… segue
Avete presente il celebre "Monnezza" di Tomas Milian anni settanta?Ecco l'emulo spagnolo che ricalca molto il nostro italiano....con le solite volgarita'con le solite scene inverosimili con i soliti personaggi di contorno.Comunque alla fine risulta anche simpatico e passabile per novanta minuti di ironia. tra battute e nudi vari.
Magari non è il massimo iniziare con il quarto capitolo della saga del commissario Torrente, peraltro già “vecchio” di due anni, col titolo del primo episodio e depotenziato del suo 3D originale, per cercare di capire e anche apprezzare il fenomeno - ideato, interpretato e diretto da Santiago Segura - diventato popolarissimo in Spagna dove ha ottenuto incassi stratosferici (ma non ci…
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