Regia di Peter Lord, Jeff Newitt vedi scheda film
Sono anni che Capitan Pirata confida di riuscire ad accaparrarsi il titolo di "pirata dell'anno". Lui e la sua ciurma malmessa in arnese non riescono a rubare neppure un doblone, né sono capaci di dare di spada come Matti. La grande occasione, tuttavia, si presenta quando intercettano la nave a bordo della quale viaggia Charles Darwin (siamo in pieno Ottocento), che vede nella specie di pappagallo che fa da mascotte alla ciurma di bucanieri una specie animale mai vista prima. Il pennuto fa letteralmente gola alla regina Vittoria, pronta a concedere l'amnistia all'odiato pirata e a ricoprirlo d'oro, cosa che frutterebbe al barbuto capo della marmaglia l'agognato premio.
Gli autori di Wallace & Gromit, Galline in fuga, Giù per il tubo e altre mirabolanti invenzioni d'animazione realizzate in plastilina e stop motion compiono stavolta un mezzo passo falso. Dal punto di vista visivo la creatività della Aardman collection di Peter Lord e soci non è seconda a nessuno ma in questa occasione è lo spunto narrativo, privo dei consueti riferimenti a temi di vasta portata, a non convincere, nonostante le trovate scenografiche più che fantasiose e il registro vagamente surreale.
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