Regia di Sidney Lumet vedi scheda film
Per un guasto in un circuito elettronico una squadriglia di bombardieri nucleari USA viene mandata a colpire Mosca. I presidenti dei due paesi si tengono in contatto attraverso la linea rossa e cercano di evitare una catastrofe di proporzioni planetarie. Il film è uscito pochi mesi dopo Il dottor Stranamore (con cui condivide certi meccanismi: anche qui gli americani decidono di abbattere i loro stessi aerei, di cui però uno riesce ad arrivare sull’obiettivo, e un consigliere propone di approfittare dell’occasione per scatenare la guerra), ma il confronto è improponibile: non mira a riprodurne il perfetto impasto di tragico e grottesco, ma punta decisamente sul primo elemento. Comunque rispecchia bene le paure diffuse tra la gente all’epoca della guerra fredda, è appassionante, tesissimo (uno di quei casi in cui le interruzioni pubblicitarie sono un crimine) e ha un finale se possibile anche più tremendo di quello del capolavoro di Kubrick. Ancora oggi può essere considerato un monito a futura memoria, contro i rischi di affidare la propria sicurezza alle macchine ignorando il fattore umano.
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