Regia di Stefano Mordini vedi scheda film
Protagonista del film: Piombino e la sua acciaieria, una città operaia e squallida che ruota intorno alla fabbrica. Tema interessante, ma il regista indugia troppo sulle due quattordicenni protagoniste e sui loro corpi conturbanti. Il romanzo di Silvia Avallone non mi era piaciuto un gran ché ma il film (a parte la fotografia e la colonna sonora) mi è piaciuto ancora meno. I dialoghi sono fatti di brevi frasi con lunghi silenzi e lunghi sguardi. Non ho capito se sia una scelta stilistica, ma, in ogni caso, ciò rende il film troppo lento e noioso.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta