Regia di Giuseppe Bonito vedi scheda film
Una famiglia di Torino apparentemente normale vive una vita diversa. La piccola di casa, Margherita, ha 9 anni è autistica e vive in un mondo dove la sorella adolescente, Giovanna, il padre e la madre trovano con tanto amore e cura, lo spazio adatto per entrare e riuscire a comunicare con lei. Un giorno però Pulce, questo è il soprannome di Margherita, richiama l’attenzione dei servizi sociali a causa di alcune informazioni che emergono a scuola: il padre è sospettato di aver abusato di lei. Comincia una lunga battaglia, che getta la famiglia nel dramma e la costringe a confrontarsi.
Molto bello il film di Giuseppe Bonito che affronta il tema dell’autismo e in particolare dei risvolti che comporta nella famiglia e come in questo caso, nelle istituzioni. Di fatto il film diventa, tratto da una storia vera, diventa un vero atto di denuncia verso la superficialità con cui i servizi sociali e le istituzioni stesse possono agire causando veri e propri traumi. Ma l’attenzione principale è su Giovanna, narratrice della storia, che ci accompagna nel mondo familiare e nel suo, difficile, di adolescente. La crisi diventa il momento per lei e i suoi genitori, di ricevere quelle attenzioni necessarie e inevitabilmente deviate sulla sorella. Proprio nel difficile periodo dell’ingresso nell’adolescenza la ragazza trova gli stimoli per emergere in modo diverso e cominciare il suo percorso di emancipazione.
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