Regia di Rob Cohen vedi scheda film
Chi è Tyler Perry, protagonista di questo film da cestone degli straight to video a e 3,99? È uno dei macinasoldi dell’industria dello spettacolo statunitense, un uomo filiera (dei suoi film cura tutto, dalla produzione all’interpretazione, passando dalla sceneggiatura e, da tempo, anche alla regia) che dal dormire in un’auto è arrivato, folgorato sulla via di Oprah Winfrey, a scrivere commedie sulla sua vita, fino a divenire l’uomo più ricco di Hollywood e lasciare al palo Spielberg, Lucas & soliti noti dal dollaro facile. Uno che fa commedie incentrate su un personaggio che recita en travesti, un’imponente big mama chiamata Madea, matriarca afroamericana in famiglia con problemi da stereotipo afroamericano, e con questo intrattenimento popolare, su cui detiene ogni diritto, ha costruito la propria buona sorte. Alex Cross. La memoria del killer è dunque la gita premio thriller di Perry (qui solo attore) al di fuori del suo sistema: adattamento di un romanzo di James Patterson incentrato sul personaggio già portato al cinema da Morgan Freeman in Il collezionista e Nella morsa del ragno, racconta dell’efferato gioco psicologico tra il protagonista e un sadico omicida seriale. Circondato da caratteristi di levatura in cerca d’alimenti, da compìto Sherlock Holmes Cross si trasforma nel furioso (ma legittimo, per carità) stratega di un revenge movie tipicamente teoconservatore, scritto e girato schifando ogni possibile coinvolgimento dello spettatore.
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