Regia di Aluisio Abranches vedi scheda film
a chi e a cosa serve uno spreco di pellicola come questa?.... in cartellone pure al queer film festival di torino di qualche anno fa, mi viene in mente la battuta di erin mccormack(il will di will e grace) sul fatto che il cinema queer sia il più brutto al mondo. vi si racconta la storia di due fratellastri che fin dall'infanzia sono legatissimi e nel corso del tempo si innamoreranno e vivranno insieme felici e contenti nella casa dei genitori. casa lussuosissima sulle colline rigogliose di rio de janeiro, da cui non credo si riesca mai ad intravedere uno scorcio di favelas. tutto così bello, laccato e stiloso che potrebbe sembrare una telenovela e invece no. un film di uno di quegli amori così incomprensibili dalle persone normali che si decide di non narrarlo nemmeno. bisogna dire che all'inizio quando si narra la vicenda dei bimbi si è forse tentato di introdurre lo spettatore in una situazione narrativa minima di disagio. i genitori si accorgono di qualcosa ma i bimbi sono bimbi e il loro si guarda con occhio quasi esclusivamente affettivo. negli anni settanta in italia o altrove avrebbero tentato di più, indubbiamente degenerando e in questo senso la scena di allenamento sul letto del fratello più grande crea una certa aria erotica che il regista decide di interrompere bruscamente con una lite e una riappacificazione un pò insensata gestita com'è stata gestita. l'interpretazione di tutti e dei bimbi in particolare, è talmente carica da far toccare con mano, una parodia della recitazione nei film di mike leigh. quando poi si introducono i due fratelli diventati grandi siamo alla sagra della crema depilatoria e del vorrei ma non posso. i due fratellastri diventano amanti e quindi compagni. la madre è morta e il padre di uno dei due che abitava in argentina pure. rimane l'altro padre. ormai qui si è deciso di raccontare il non raccontabile, solamente perchè rafael cardoso e joao-gabriel vasconcellos sono due modelli e quindi vai di castissime e paninatissime scene di nudo e focose scene di letto in cui a darci dentro sono i movimenti di testa e di bocca per dare l'impressione di far chissà che, quando invece sembra un porno senza le scene hard. infinite e interminabili scene di sguardi e di risolini di vasconcellos(quintessenza della cagnitudine), passeggiate in solitaria sulla spiaggia e una inutile tentata avventura etero di questo con una che pare tanto porca e poi si ritira senza proferire sillaba quando vede la fede al dito. poteva essere uno scult indiscutibile nelle vesti di soap-opera da pisolino post-prandiale della casalinga, ma come film veramente è talmente una merda che non si merita nemmeno il giudizio "pessimo".... CHE MMMMERDA!
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