Regia di Hiroshi Nishitani vedi scheda film
Yogisha X no kenshin( titolo internazionale Suspect X) non è semplicemente un thriller in cui bisogna risolvere un misterioso puzzle di indizi e di false piste.
E' il confronto tra due modi di pensare.
Uno dei protagonisti dice durante il film:
"Matematici e fisici approcciano i problemi in maniera differente:i fisici osservano e formulano ipotesi che cercano poi di dimostrare in modo pratico.
I matematici invece conducono le simulazioni nella loro testa,risolvono gli enigmi da molteplici angoli di visuale".
E in un'equazione che peso può avere l'incognita amore?
Non lo sappiamo e non lo sa neanche il grigio professore di matematica delle scuole superiori che è abituato a ricondurre tutto a parametri matematici fissi ed ineludibili.
E'una variabile troppo incostante.
Suspect X non si richiama al classico schema del whodunit.
Sappiamo benissimo chi è stato e anche il perchè.
Il cuore del film sta nel vedere il come la polizia sarà portata ad arte su false piste.
E seguire tutto questo è assai intrigante: i due personaggi principali sono un professore di fisica che collabora occasionalmente con la polizia nel risolvere i casi più spinosi e il suddetto professore di matematica,una volta alunno dell'altro e considerato da costui un genio.
Due cervelli, prima che due individualità, che si rispettano totalmente.
E forse il professore di fisica è l'unico ad avere i mezzi intellettivi per risolvere l'enigma, la polizia non riesce nemmeno ad avvicinarsi alla logica ferrea che anima il piano meticoloso del professore.
Un piano dettagliatissimo. Matematico.
Eppure la sorpresa è sempre in agguato ed è bene non rivelare troppo della trama.
Suspect X è tratto da una serie tv di grande successo in Giappone,(Garireo,titolo internazionale Detective Galileo,così è chiamato il professore di fisica) ,diretta dallo stesso regista e con lo stesso protagonista.
E' evidente la derivazione televisiva soprattutto nel ritmo impresso alla narrazione, piena di colpi di scena e di rivelazioni intriganti eppure non disturba affatto questa somiglianza a un telefilm.
Anzi arriva a essere un punto di forza in un film che supera le due ore di durata.
Quello che suscita ammirazione è il meccanismo di cronometrica precisione con cui tutto è architettato.
La suspense è creata dal nulla, dalle parole dei protagonisti, dai loro piccoli gesti all'apparenza futili, dai particolari insignificanti.
In filigrana il film di Nishitani ci fornisce una sconsolante descrizione del Giappone moderno, tra solitudine ed alienazione, tra istinti suicidi e barboni buttati all'angolo delle strade che arrivano ad essere parte di un meccanismo diabolico senza neanche sospettarlo.
Dicevamo della variabile amore che arriva a scompaginare anche la più semplice delle equazioni.
Nel finale c'è un'inattesa svolta melodrammatica, imprevista e forse per questo ancora più sorprendente.
La matematica e la fisica cedono il passo a qualcosa di totalmente avulso da regole ferree.
Suspect X, uscito nelle sale giapponesi il 4 otobre del 2008 è stato un grande successo al box office nipponico, restando per quattro settimane in testa alle classifiche con un incasso totale che ha superato i 52 milioni di dollari, il sesto dell'anno dietro colossi come Departures e Ponyo sulla scogliera.
regia di grande ritmo
bravissimo nella parte del professore di fisica
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