Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
mi è piaciuto il film di soldini. buona commedia amara commentata da garibaldi in persona. in una torino che si decide di tenere non turistica, si muovono i nostri umili personaggi. un idraulico padre di famiglia. una pittrice senza un soldo e un semi-barbone che ha deciso di smettere di lavorare per essere libero, ma schiavo anch'esso del dio denaro, di cui, suo malgrado non può fare a meno. tutti bene o male che intersecano le loro strade con quelle di un avvocato trafficone, specializzato nel trovare scappatoie per parare il culo ad evasori, truffatori e disonesti vari del variopinto e inesorabilmente squallido panorama italico. è giusto di appartenenza di una statua di bronzo il disarmante sguardo sull'italia per cui si è battuto. le persone vive, quelle che deperiscono e prima o poi muiono sono nelle condizioni di avere così tante e impellenti preoccupazioni, da chiudere volentieri un occhio sul marciume che oramai è crosta millenaria della nostra nazione. soldini lo sa e la chiusa del film è amara e inconfutabile. ottima prova di santandrea e battiston, quest'ultimo ad ogni film sempre più scandalosamente bravo, della rohrwacher pittrice e dei suoi esilraranti compromessi, di uno zingaretti imbruttito con parrucca improbabilmente così 80s, maria paiato fasciata in leopardo e gerini addicted al caffè.
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