Trama
Dopo la morte dei genitori di origine cilena in un incidente automobilistico, Bianca e il fratello si ritrovano a doversi occupare del loro futuro e, per rimediare a una disastrata condizione economica, entrambi cercano piccoli lavori che permettano loro di sopravvivere. Mentre lei trova lavoro presso una parrucchiera, il fratello viene assunto per piccoli lavori di manutenzione all'interno di una palestra dove fa la conoscenza di due nuovi amici, chiamati il libanese e il bolognese, con cui elabora un piano criminale grazie al quale potersi arricchire. I tre hanno intenzione di carpire la fiducia di Maciste, un famoso ex attore di peplum, che ormai cieco vive da solo in una casa in cui progettano di introdursi alla ricerca di una cassaforte dove secondo loro l'uomo custodisce il suo denaro. Per raggiungere tale scopo hanno però bisogno dell'aiuto di Bianca, a cui viene chiesto di prostituirsi con regolarità con Maciste in modo da carpirne la fiducia..
Approfondimento
IL FUTURO: UNA GIOVANE DONNA SALVATA DA MACISTE
Basato sul breve romanzo Un romanzetto canaglia di Roberto Bolaño, Il futuro segue la vita di Bianca, la figlia adolescente di una famiglia cilena, durante un inverno molto duro a Roma. Entrambi i genitori sono morti in un incidente d'auto e Bianca e il fratello minore Tomas si ritrovano soli nella grande città, costretti ad iniziare una vita da adulti per la quale non sono ancora preparati. Senza averlo preventivato, la vita di Bianca scivola lentamente nell'illegalità e nel pericolo, su sentieri di delinquenza e prostituzione. La speranza si riaffaccia all'orizzonte grazie alla figura di Maciste, un tempo eroe di b-movie e ormai uomo anziano, cieco, inutile e senza particolare fascino. A dispetto della sua possenza fisica e dei suoi muscoli, Maciste ha un cuore buono che fa sentire Bianca al sicuro e le fa vedere a poco a poco la giusta luce per rimanere in piedi ed affrontare al meglio il futuro.
In questa prospettiva, secondo la regista Alicia Scherson, Il futuro può essere visto come un nuovo capitolo della saga dei peplum basati sul personaggio di Maciste, dove la ragazza indifesa verrà come al solito salvata. La differenza però sta nel fatto che questa volta la giovane indifesa troverà da sola la sua via di uscita, lasciandosi dietro l'eroe e scomparendo all'orizzonte per una nuova avventura.
Inoltre, Il futuro è anche un film sul mondo contemporaneo, caotico e apocalittico, visto dal lato degli immigrati che in contesti al limite del collasso affrontano momenti difficili senza una rete familiare o sociale di sostegno.
BOLAÑO, IL MIGLIOR SCRITTORE LATINOAMERICANO DEL NOVECENTO
Il futuro è il primo film ad essere tratto da un romanzo di Roberto Bolaño, considerato uno dei più importanti scrittori latinoamericani della seconda metà del Novecento. Nato in Cile il 28 aprile 1953, Bolaño trascorse parte della sua esistenza in maniera nomade, muovendosi tra Cile, Messico, El Salvador, Francia e Spagna. Durante gli anni Settanta, formò una corrente di avanguardia chiamata "infrarealismo" con altri scrittori e poeti del Messico, dove visse dopo aver lasciato in Cile in seguito alla dittatura militare (in Cile, tornò nel 1972 ma ripartì appena un anno dopo quando prese il potere il generale Pinochet).
Nei primi anni Ottanta, lo scrittore si stabilì nella cittadina di Blanes, vicino a Gerona nel nord della Spagna, dove morì il 15 luglio 2003 a causa di una malattia epatica mentre era in attesa di un trapianto. Nella sua carriera, ricevette alcuni dei premi letterari più importanti del mondo ispanico: nel 1999 vinse il premio Rómulo Gallegos per il romanzo I detective selvaggi e nel 2008, postumo, gli venne assegnato il National Book Critics Circle Award per la narrativa per il romanzo 2666. Sei settimane prima che morisse, i colleghi scrittori latinoamericani gli resero omaggio durante una conferenza internazionale a Siviglia eleggendolo come la figura più importante della sua generazione mentre nel 2004 alla Prima conferenza di autori latinoamericani Bolaño è stato onorato come "la più importante scoperta letteraria del nostro tempo".
Durante la sua vita, Bolaño ha completato 12 romanzi e pubblicato diverse raccolte di poesie. Alla sua morte, ha invece lasciato quasi ultimato 2666, un romanzo di 1000 pagine sugli omicidi irrisolti di circa 300 donne nel corso degli anni Novanta in Messico.
ALICIA SCHERSON: UNA REGISTA DA FESTIVAL
Alicia Scherson condivide le origini cilene con lo scrittore Roberto Bolaño. Nata a Santiago del Cile nel 1974, dopo la laurea in biologia comincia a studiare cinema alla Escuela de Cine de Cuba per poi conseguire un master in Belle arti all'Università dell'Illinois a Chicago. Il suo primo film è del 2005: girato in Cile, Play ha ricevuto il premio alla regia al Tribeca Film Festival prima di essere acclamato in altri 14 festival internazionali e approdare nelle sale d'Europa e America Latina. Turistas, il suo secondo film, ha partecipato in concorso al Rotterdam Film Festival del 2009.
Per Il futuro - presentato in concorso al Sundance Festival 2013, interpretato da un cast internazionale di attori e girato in italiano e inglese tra Roma, Köln e Santiago - ha potuto contare anche sul sostegno produttivo dell'italiana Movimento Film che, nata nel 2007, ha al suo attivo diverse opere tra cui Notizie degli scavi, girato da Emidio Greco.
Note
Scherson rilegge la citazione di Artaud posta in apertura di romanzo e gira un film antiletterario, fatto di cose che accadono per giustapposizioni ed ellissi, contro ogni organizzazione romanzesca. Ne esce un film funereo, conforme alle mestizie del cinema della crisi, in cerca dell’imprecisione, dell’angoscia del vago come carattere affettivo: ma le necrosi della regia sono puro stile televisivo, la recitazione è inadeguata sia al realismo sia all’iperrealismo, e dalla terminale visione materialista non scaturisce nulla. Se non inerme sciatteria. Coprodotto da Italia, Cile, Germania e Spagna e già presentato al Sundance e a Rotterdam, "Il futuro", adattamento di "Un romanzetto lumpen" di Roberto Bolaño, è un fallimento.
Trailer
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Commenti (1) vedi tutti
Un film "fantasma" da vedere...almeno una volta.
leggi la recensione completa di ezio