Regia di Tommy Wirkola vedi scheda film
La sua occasione Tommy Wirkola se l’era meritata, grazie a “Dead snow” (2009), di cui nel frattempo ha già girato un sequel ben accolto tornando nella natia Norvegia, in questo caso purtroppo le cose migliori rimangono quelle che richiamano il suo stile già conosciuto (anche se solo in una circostanza), mentre il resto non va oltre uno schematismo elementare, con certo un pizzico di ego, ma con uno sfondo fantasy che quanto meno non svetta.
Hansel (Jeremy Renner) e Gretel (Gemma Artenton) sono cresciuti senza i genitori, diventando famosi cacciatori di streghe tanto da ricevere incarichi da chi è in pericolo.
Così un giorno capitano in un villaggio funestato da rapimenti di bambini, ritrovandosi ad avere a che fare con una strega (Famke Janssen) molto potente, che orde un piano per accrescere il suo potere e che conosce anche la verità sul loro passato.
Epica praticamente del tutto assente, ma questa assenza è bilanciata da una discreta resa spettacolare accompagnata da un tono spesso scanzonato, per questa prima esperienza di Tommy Wirkola oltre oceano che di certo non possiede le stigmate del grande film, ma che almeno riesce a difendersi.
Questo soprattutto grazie ad un montaggio veloce e reattivo abbinato ad un gusto “splatter” molto marcato che fa capolino con una cadenza piuttosto regolare.
La trama invece non ha molte cartucce da spendere (escludendo quelle che impegnano attivamente i protagonisti armati fino ai denti) e, a parte l’introduzione che getta uno sguardo sui giovanissimi Hansel e Gretel, ha una costruzione elementare ed un’esecuzione probabilmente un po’ troppo spedita (è anche un film che si esaurisce in circa ottanta minuti effettivi), tanto che il film alla fine sembra quasi un b-movie “gonfiato” più che un’opera dalle grandi velleità.
Ed in fondo la sua ancora di salvezza sta proprio in questo, ovvero non prendersi troppo sul serio ed avanzare con decisione anche quando ciò può sembrare improvvido.
Tra gli interpreti, Jeremy Renner e Gemma Artenton sono in “libera uscita”, ma se non altro sono scanzonati e divertiti, Famke Janssen da vita ad una strega avvenente e malvagia, mentre Peter Stormare ha la fine che si merita (con simpatia, ovviamente).
Un film che sicuramente non rimarrà negli annali, ne delle grandi produzioni di Hollywood (direi tutt’altro che scontato il sequel a cui il finale spalanca un portone) ne dei cinefili, ma comunque diretto da Tommy Wirkola seguendo prevalentemente le sue sensazioni, ed in fondo un suo (retro)gusto lo possiede, almeno quanto basta per potergli attribuire il suo “perché”.
Disinvolto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta