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Hates - House at the End of the Street

Regia di Mark Tonderai vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su Hates - House at the End of the Street

di Carlo Ceruti
4 stelle

Il trailer può trarre in inganno, perché può far apparire il film come un horror innovativo, quando invece si tratta di un thriller di serie C. A dire il vero però, non è solo un thriller perché si tratta di una commistione di tre generi: thriller, horror e sentimentale; con un unico comun denominatore: il giovanilismo e di livello infimo. Difatti c’è una ragazza triste e problematica (che guarda caso canta su una band) che vive con sua madre (che incredibilmente, è divorziata e non è mai stata troppo presente nella vita di sua figlia). Entrambe sono (straovviamente) attraenti. Un giorno la prima incontra un ragazzo belloccio, ma silenzioso e tenebroso (ci credereste?) e se ne innamora. Ma il belloccio nasconde un oscuro segreto (e ti pareva!): tiene rinchiusa la sua sorella schizoide in cantina; ogni tanto però lei ha il vizio di fuggire.
Insomma, è la sagra del già visto. Gli spaventi sono pochi e telefonati e si trattiene il fiato solo poche volte; per il resto c’è solo una trama piatta e banale a spadroneggiare. Il colpo di scena principale non è da buttar via, ma quando nel finale si ricopia spudoratamente Psyco, non si può non urlare alla blasfemia.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:2 tensione:2 erotismo:1

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