Regia di John Huston vedi scheda film
"Noi non intestiamo niente ai figli, anche se ci siamo affezionati", questa frase ricorda Charley Partanna (Jack Nicholston), killer fidato della onnipotente famiglia Prizzi, quando sua moglie Irene (Kathleen Turner) cerca di convincerlo a trattare con Don Corrado, padrino della famiglia.
Sulle note rossiniane del Barbiere di Siviglia e della Gazza ladra, si sviluppa questo film, fedelmente tratto dal romanzo di Richard Condon, che mescola bene il genere gangster e i dialoghi da commedia brillante, il tutto in un'ambientazione molto sotto tono: non ci sono gli sfarzi produttivi del Padrino o le ville esasperate di Scarface, tantomeno scene di violenza. Tutto invece sa di potere, senza necessità di dimostrarlo.
Jack Nicholson è ottimo come sempre: il suo personaggio è più abile con la pistola che con il cervello e stavolta il fascino della carismatica Irene, diventa un guaio per lui, quando scopre che anche Irene fa il suo stesso mestiere, al soldo del miglior offerente e soprattutto, è complice in un furto ai danni della famiglia Prizzi.
Da notare, l'ineluttabile destino e le ferree regole che la famiglia Prizzi impone, anche ai suoi membri più fedeli: la condanna a morte di Iree viene decretata come unica soluzione, Charley non può opporvisi (emblematico la minaccia, nemmeno tanto velata di Don Corrado al suo figlioccio "Charley, tu sarai anche più solo, se ci volti le spalle in questo momento")
Un'altro attore a cui bisogna riconoscere grande talento è William Hickey: invecchiatissimo per interpretare il ruolo dell'ottuagenario Don Corrado, fragile fisicamente ma ancora la mente (spietata) che gestisce il business della famiglia Prizzi.
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