Regia di Cristiano Bortone vedi scheda film
Un ragazzo timido si innamora di una coetanea, ma non sa come conquistarla. Chiede dunque aiuto, suo malgrado, a suo padre, professore donnaiolo che stila le dieci regole per far cadere qualsiasi persona ai nostri piedi.
Guglielmo Scilla: chi era costui? Meglio noto con lo pseudonimo Willwoosh, trattasi di uno youtuber nostrano; fin qui nulla di strano, si dirà. Eppure costruire un intero film attorno a un personaggio dalla fama tanto effimera e limitata al mondo del web nel 2012 poteva essere un grosso rischio; partita ampiamente persa, certo, visto il risultato in termini di accoglienza del pubblico e della critica, ma comunque 10 regole per fare innamorare va ritenuta una delle prime pellicole (quantomeno) ispirate dalla rete. E questo non è poco come merito. A ogni buon conto si sta parlando di una stereotipata commediola rosa priva di spina dorsale, con personaggi e dialoghi banali inseriti in situazioni prevedibili verso il più ovvio dei lieti fine; a scrivere la sceneggiatura d’altronde ci si sono messi Fausto Brizzi, Annalaura Ciervo, un’altra webstar quale Valeria Di Napoli, su internet nota come Pulsatilla, e il regista Cristiano Bortone, invero già apprezzabile documentarista e molto altro. Se del film c’è poco da ricordare (e tanto da dimenticare, piuttosto), dell’esperimento si salva il coraggio, per quanto mal risposto in un prodotto di una simile inconsistente fattura. Fra gli interpreti che affiancano Willwoosh: Vincenzo Salemme, Giulio Berruti, Enrica Pintore e Fatima Trotta, comica televisiva; sempre dalla tv proviene poi il Trio Medusa, qui in una comparsata autoreferenziale. 1,5/10.
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