Trama
Isabel, la responsabile delle risorse umane di una nota agenzia di navi da crociera, ha commesso l'errore di innamorarsi del suo capo, Jerome Berthelot, e di esserne l'amante per vario tempo, fino a quando un giorno lui rompe la relazione e la licenzia alla vigilia del primo viaggio di una nuova lussuosa nave. Per vendicarsi per essere stata mollata, Isabelle fa sì che a bordo della nave venga assunto come capo animazione Remy Pasquier, un disastro della natura che sogna di diventare artista e che si rivela un vero incubo per Berthelot, per il direttore di crociera e gli incauti passeggeri.
Approfondimento
SOCIOLOGIA DA CROCIERA
L'idea di realizzare un film ambientato su una nave da crociera, la Costa Atlantica, al regista Eric Lavaine è venuta prendendo in considerazione i guidizi dell'opione pubblica: nove volte su dieci, infatti, si crede che le crociere siano la destinazione ideale di gente annoiata o ricca che sceglie di sperperare i propri soldi per circondarsi di vecchi cantanti alla ricerca di un palco in cui esibirsi o di affrontare una vacanza stando a letto per via del mal di mare. La realtà, secondo il regista, è ben differente. La nave da crociera è prima di tutto un'isola galleggiante, popolata da gente di diversa estrazione sociale che durante il giorno, per forza di cose, è costretta a incontrarsi e interagire, creando una microsocietà in cui è possibile che accada di tutto. Per testare ciò, Levine e il suo sceneggiatore di fiducia Hector Cabello Reyes hanno partecipato a una crociera di una settimana godendosi un'atmosfera inaspettatamente goiosa, grazie alla quale le persone si divertivano, ballavano, si travestivano e trasudavano felicità.
Da Lavaine, però, non ci si aspettava di certo una commedia romantica, soprattutto dopo Protéger & servir (2010), una commedia in cui i sentimenti erano tenuti volutamente lontani. Con Benvenuti a bordo, invece, ha dosato gli elementi in modo bilanciato per far sì che lo spettatore si ritrovasse sia a sorridere sia a provare delle emozioni. Simbolica dell'aria che si respira in tutto il film è nei fatti la scena in cui Margarita Cavallieri apprende una cattiva notizia dal capitano Remy che, invece, è in preda ad un attacco di nausea: le emozioni vengono suscitate dal dramma che ben interpreta l'attrice Luisa Ranieri mentre la risata è suscitata dalle smorfie di Franck Dubosc.
GIRARE SULLA COSTA ATLANTICA
Con il desiderio che il film fosse il più leggero possibile ma con grande attenzione sui personaggi, gran parte delle cure del regista si sono concentrate sulla messa in scena. Girare su una nave da crociera non è semplice: la scenografia è già esistente e difficilmente si possono apportare delle modifiche per esigenze artistiche ma il direttore della fotografia Stephen Park è riuscito a far miracoli giocando con le luci o scegliendo particolari momenti della giornata per le riprese. Nelle scene di interni, poi, la cinepresa ha cercato di cogliere più i volti degli attori che tutto ciò che li circondava, in modo da focalizzarsi sulla storia, evitando così il rischio che lo spettatore perda il filo della trama distratto dalle "meraviglie" della nave. Gran parte delle riprese sono state effettuate durante le soste nei vari porti, quando la maggior parte dei passeggeri era a terra, usando pochissime aree per evitare eventuali disagi. Per alcune riprese, invece, si è scelto di girare all'interno di studi cinematografici, anche perché le cabine erano troppo piccole per permettere l'ingresso dei macchinari e della troupe. Il girato, però, ha avuto bisogno di alcuni interventi in fase di postproduzione: alcune scene, infatti, erano troppo mosse a causa del movimento delle onde e il suono presentava poi moltissimi elementi di disturbo facilmente immaginabili, come il vento, i versi dei gabbiani e i rumori dei motori.
UNA DONNA COME PROTAGONISTA
Dirigere un cast che tra attori professionisti e membri dell'equipaggio contava più di 4000 persone non era un'operazione semplice, così come semplice non era costruire delle trame parallele che giustificassero la presenza di tanti ruoli di supporto. I coprotagonisti delle varie avventure non potevano essere soltanto delle mere comparse e, di conseguenza, tutte le storie dovevano evolversi e trovare un punto in comune. Così come accade nella vita reale, da una situazione sono scaturite tutte le altre e la ricerca di vendetta di Isabelle diventa il detonatore di tutte le altre vicende: interagendo, i personaggi modificano i lori percorsi e anche una semplice casualità li porta su binari diversi da quelli di partenza.
A differenza dei film precedenti di Levaine, per la prima volta protagonista è un personaggio femminile. Secondo il regista, non è infatti facile far ridere con le donne ma non per questioni di maschilismo. Lo è semplicemente perché è più alto il rischio di passare per cinici o trasformare una scena comica in qualcosa di beffardo o che rasenta la tristezza a causa di una cultura ancora non avvezza alle doti comiche delle attrici. Valerie Lemercier, in scena, invece ha dimostrato di avere un alto potenziale in grado di conservare dignità anche nei momenti più paradossali, rivelandosi come un'attrice superba e conferendo alla protagonista Isabelle quella dose di profondità che la rende toccante, intelligente e sensibile, nonostante tutte le peripezie di cui è artefice o vittima. Padrona dei tempi della commedia, la Lemercier si è ritrovata a tenere testa agli eccessi di tre uomini - Franck Debosc, Gerard Darmon e Lionel Astier - e, allo stesso tempo, a far apparire il suo personaggio il più naturale possibile, senza cedere mai alla tentazione di esagerare andando sopra le righe.
Note
Ritmata e godibile all’inizio, la commedia diventa presto stanca e ripetitiva, appoggiandosi quasi interamente sull’umorismo stralunato e sugli azzurrissimi occhi sgranati del protagonista, il popolare comico francese Franck Dubosc, folletto sabotatore e idiot savant in un impianto narrativo che non brilla certo per originalità. Il cast di caratteristi, Valérie Lemercier e Gérard Darmon su tutti, s’impegna per mantenere un tono brillante, ma la noia prende il sopravvento.
Trailer
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Commenti (3) vedi tutti
Voto 2 :-((
commento di stokaiserDivertente
leggi la recensione completa di Furetto60Commedia divertente con molti spunti comici…ottimi i dialoghi
commento di IGLI