Regia di Leos Carax vedi scheda film
Ecco un esempio di (meta)cinema davvero ostico, direi a tratti persino sgradevole. Il trasformismo di un misterioso personaggio, un susseguirsi di situazioni surreali al limite del comprensibile, provocatorie, enigmatiche, simboliche. Non c'è storia, solo capitoli filmici della mimesi di un fantomatico ingannatore, un professionista assoluto dell'interpretazione, del gioco di ruolo, del trucco, della messa in scena. Una maschera in un flusso d'azione continuo che è spostamento da un set a un altro. Crudo, cerebrale, sorprendente, esoterico. Un azzardo. Prendere o lasciare. Giudizio personale: fortemente pretenzioso, autoreferenziale, onanistico.
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