Regia di Sang-hoon Ahn vedi scheda film
Altro thriller coreano, questa volta di derivazione sensoriale. Come si evince dal titolo, a farla da padrone in questo film, è l'assenza della vista. Cecità che attanaglia una giovane promessa dell'accademia di polizia ma che non le impedirà di mettersi sulle tracce di un pericoloso serial killer. Un onesto film di genere diretto con maestria da Sang-hoon Ahn che oltre a costruire un notevole livello di tensione, articola il girato con riprese in soggettiva, sfuocati passaggi in bianco e nero e diversi piani sequenza ben orchestrati. Un valore aggiunto in una solida messa in scena che ancora una volta fotografa efficacemente il volto del male: impietoso e gratuito, apparentemente inarrestabile. Peccato per la struttura e le dinamiche piuttosto abusate ma l'insieme funziona discretamente, i comprimari alleggeriscono i toni e l'intrattenimento è assicurato. Godibile nonostante la prevedibilità insita nel soggetto e dotato di almeno un paio di scene realmente disturbanti.
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