Trama
Il piccolo Victor, dopo aver assistito impotente alla morte dell'amato cane Sparky, suo inseparabile compagno di giochi e protagonista dei filmini horror da lui diretti, decide di usare le sue conoscenze scientifiche per riportarlo in vita alla meno peggio. Visto che il risultato ottenuto potrebbe provocare orrore nei genitori, negli amici e nei vicini, Victor provvede a nascondere Sparky per bene fino al giorno in cui il suo segreto viene svelato provocando conseguenze imprevedibili.
Approfondimento
FRANKENWEENIE: DAL CORTOMETRAGGIO AL FILM DEI SOGNI DI TIM BURTON
Quando Tim Burton ha originariamente concepito l'idea di Frankenweenie, lo ha da subito pensato come un lungometraggio in stop motion e in bianco e nero. A causa di vincoli di budget, però, è stato costretto nel 1984 a realizzarne un cortometraggio breve per la Disney, tenendo da parte i disegni creati su come immaginava i personaggi. Gli stessi disegni di allora hanno assunto particolare rilevanza nel momento in cui si è cominciato a lavorare quasi trent'anni dopo al tanto agognato lungometraggio. Conservando i principali e creandone di nuovi, Tim Burton ha modellato i personaggi con l'aspetto e le caratteristiche dei personaggi dei classici horror degli anni Trenta e ha dato loro dei nomi che sono un esplicito omaggio a quei film. Mister Rzykruski, ad esempio, è un chiaro omaggio a Vincent Price, attore famoso per essere il simbolo dell'horror anni Trenta e che già nel 1982 Burton aveva scelto come voce narrante del cortometraggio Vincent, regalandogli in seguito anche quello che sarebbe divenuto l'ultimo ruolo della carriera in Edward mani di forbice.
Il legame di Burton con Frankenweenie è da ascrivere soprattutto agli elementi autobiografici con cui ha infarcito la storia: oltre all'omaggio agli horror che da bambino amava guardare (primo tra tutti, Frankenstein), Frankenweenie rimette in scena il processo di crescita del regista e il legame che da piccolo ha avuto con un suo cane.
PERSONAGGI E CREATURE MOSTRUOSE
Protagonista di Frankenweenie è Victor Frankenstein, un intelligente e operoso bambino di 10 anni la cui vita è ispirata dalla scienza. Con i genitori e il cane Sparky vive nella città di New Holland, sognando di fare film e dedicandosi alle invenzioni nella sua soffitta-laboratorio. Quando Sparky muore in un incidente d'auto, Victor usa l'ingegno e le conoscenze scientifiche per riportarlo in vitain gran segreto.
Sparky è un bull terrier giocoso e devoto al suo padroncino Victor, con cui condivide il senso di curiosità per ogni cosa. Ama molto inseguire per gioco le palle ed essere il protagonista assoluto dei film amatoriali realizzati da Victor, trasudando tonnellate di energia e di entusiasmo che neanche la morte prematura fanno diminuire. Il padre di Victor è un agente di viaggio, amichevole e socievole, che ama dispensare consigli al suo ragazzo. Orgoglioso delle invenzioni che Victor realizza, è preoccupato dal fatto che questi non abbia altri amici oltre Sparky e per questo lo incoraggia a giocare a baseball. La madre, invece, è molto amorevole e non perde occasione per incoraggiare ogni ricerca ed esperimento scientifico, nonostante i danni che ne possono derivare. Avida lettrice e spettatrice di film, ama stare in compagnia della sua famiglia e dei libri.
Vicino di casa dei Frankenstein è mister Burgemeister, il sindaco di New Holland. Irascibile e ossessionato dal suo giardino, non sopporta tutto ciò che può mettere in pericolo i suoi tulipani. Inoltre, esercita la sua autorità anche nei confronti della nipota Elsa Van Helsing, imponendole di essere la stella della giornata dell'orgoglio olandese di New Holland.
Elsa, compagna di scuola e spirito affine di Victor, è la proprietaria del barboncino nero Persefone, curiosa e civettuola cagnolina di cui Sparky è follemente attratto.
Altro bambino della storia è Edgar "E" Gore, un disadattato senza amici che tenta disperatamente di essere il partner di Victor per la fiera della scienza. Nel suo tentativo di essere accettato, però, complica ulteriormente le cose per il vizio di non pensare prima di parlare, spifferando in giro il "segreto" di Victor.
Nuovo insegnante di scienze di Victor è mister Rzykruski, originario dell'Europa dell'est. Affabile con i suoi studenti, non è ben visto dai genitori per i suoi modi unici di spiegar le cose e funge da mentore per Victor, insegnandogli che se uno scienziato non mette il cuore nei suoi esperimenti ci potrebbero essere disastrose conseguenze.
New Holland è popolata di ragazzini,uno diverso dall'altro: Nassor, la Strana Ragazza, Toshiaki e Bob. Rispetto agli altri ragazzini di New Holland, Nassor è il più serio, intelligente e oscuro. Scettico inizialmente sulle voci che circondano Victor e i suoi esperimenti con l'elettricità, quando ne è convinto diventa zelante nel tentativo di scoprire il segreto che si nasconde dietro.
La Strana Ragazza incute timore a tutti i coetanei di New Holland. Con le sue minacce, tono di voce monotono e sguardo inquietante, è costantemente accompagnata da Whiskers, un gatto che le somiglia in tutto.
Toshiaki compete con Victor nel campo degli esperimenti scientifici. Assetato di potere e scienziato pazzo, non si fermerà di fronte a nulla pur di vincere il primo premio alla fiera di scienze. Mentre Toshiaki è il cervello che architetta malefatte, Bob è il braccio che le mette in azione. Credulone, facilmente impressionabile e con un'invadente mamma casalinga isterica, segue Toshiaki ovunque ma non esiterà a correre a cercare l'aiuto di Victor quando la situazione prenderà una piega pericolosa.
L'esperimento di Victor che ha riportato in vita Sparky genera però altri mostri che riempono le strade della cittadina. Dopo aver scoperto il segreto di Victor, Tokiashi rianima la sua tartaruga morta Shelley con risultati inaspettati, creando una gigantesca creatura che distrugge tutto ciò che incontra. Nassor ripesca dal cimitero degli animali il suo criceto Colossus creando un piccolo mostro che si muove avvolto come una mummia. Edgar strappa alla morte un topo e lo trasforma in una paffuta creatura dalle lunghe e affilate zanne, che si rivolta contro il suo "creatore". Anche Bob prova l'esperimento per conto proprio e dà vita a un esercito di creature marine che, come piccoli guerrieri, generano il caos e non sono facili da fermare. La Strana Ragazza, invece, sbaglia a provare l'esperimento e accidentalmente colpisce con la scaricadi elettricità il suo amato Whiskers, rendendolo un gatto vampiro dotato di gigantesche ali da pipistrello e due zanne enormi.
LAVORARE IN STOP MOTION
La stop motion è una delle forme di animazione più antiche e complessse. 24 frame al secondo compongono Frankenweenie e ciò implica che l'animatore deve fermare le riprese e riposizionare il pupazzo in scena per ben 24 volte per ottenere un secondo di filmato. Così facendo, in media un animatore può produrre solo 5 secondi di animazione alla settimana e questo spiega perché per le riprese sono occorsi oltre 2 anni di lavoro e una squadra poliedrica di 33 realizzatori con competenze diversificate.
I pupazzi che hanno richiesto maggior ricerca e preparazione sono quelli dei cani Sparky e Persefone. Trey Thomas, direttore dell'animazione, e il suo team hanno condotto approfondite ricerche su come si muovono i cani, guardando diversi filmati o recandosi alle esposizioni canine.Per creare Sparky, sul set è stato portato un bull terrier di cui si sono registrati tutti i movimenti visti da diverse angolazioni di ripresa. La stessa attinenza alla realtà si è usata anche per creare Persefone, studiando da vicino i movimenti di un vero barboncino.
Oltre 200 sono stati i pupazzi - di cui 18 Victor, 9 Sparky "resuscitati" e 3 "vivi" - realizzati in 3D dalla società inglese Mackinnon & Saunders su disegni di Tim Burton. Il punto di riferimento per le dimensioni e le proporzioni di tutti i pupazzi è stato Sparky, alto solo 4 pollici. Ogni pupazzo presenta poi diversi livelli di articolazione che rendono agili i movimenti facciali, utili per le varie espressioni, e di gambe e braccia. Sparky, dotato di oltre 300 articolazioni, ha necessitato anche di un complesso supporto - rimosso poi con gli effetti speciali in post produzione - che permettesse agli animatori di muoverlo sulle magrissime zampe con cui è stato realizzato. Essendo in scena più di ogni altro personaggio, lo Sparky resuscitato ha avuto bisogno di essere riverniciato per ben 60 volte (per dipingerlo, con i suoi circa 300 punti di sutura, occorrevano in medie tre giorni). Per i capelli di ogni personaggio sono stati usati capelli umani, dopo che le chiome sintetiche si erano dimostrate troppo lucide e non in grado di muoversi in maniera realistica.
COLLABORATORI STORICI SUL SET
L'azione di Frankenweenie ha luogo durante gli anni Settanta a New Holland, il cui contesto evoca quello della periferia delle cittadine americane del sud-ovest a metà del XX secolo ma presenta anche riferimenti alla mitica Transylvania. Per ricordare gli horror classici, sulla collina di New Holland sorge un mulino a vento a mo' di castello e viene situato il cimitero degli animali, le cui lapidi presentano i veri nomi degli animali domestici posseduti nel tempo da alcuni membri del cast tecnico. Le scenografie dei 200 set sono a cura del premio Oscar Rick Heinrichs, che con Burton aveva collaborato anche alla versione cortometraggio di Frankenweenie.La fotografia, ispirata al bianco e nero degli horror degli anni Quaranta, porta invece la firma di Peter Sorg, già a fianco di Tim Burton come tecnico delle luci per la realizzazione di La sposa cadavere, mentre la colonna sonora - un mix di suoni dolci e di atmosfere horror - è ad opera di Danny Elfman, compositore prediletto da Burton sin dai tempi di Pee-wee's Big Adventure.
Note
Frankenweenie - lungometraggio in stop motion e in bianco e nero - è nient'altro che la ripresa di un progetto nato nel 1984 e incarnatosi la prima volta come cortometraggio. Una fiaba decisamente consapevole e (auto)celebrativa - vedi giochi metatestuali (i mostri del corto di Victor ritornano, il 3D è messo subito in abisso) e omaggi (a Vincent Price e La bambina che fissava, a Godzilla, ai Gremlins e Mars Attacks!). Un bel film, per i bimbi. E per chi non è stanco dell’eterno ripetersi dello schema Burton.
Trailer
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.
Commenti (5) vedi tutti
Altro ottimo lavoro firmato da quel genio di Tim Burton. Un vecchio progetto riproposto oggi e che rivede luce alla grande sorprendendo tutti. Un film da vedere
leggi la recensione completa di ClintZoneCapolavoro In Stop Motion
leggi la recensione completa di LucaJazz94Altalenante assai.
leggi la recensione completa di chribio1Versione animata del celebre romanzo con richiami e citazioni di molti altri film di genere molto diverso. Infatti l'intento generale del film risulta poco chiaro. Ritmo blando e assenza di veri momenti di divertimento.
commento di bebabi34Tra i film di animazione di Burton è quello che ho apprezzato di meno. Forse a causa delle troppe citazioni da altri film, manca un po' di originalità e sa di già visto, soprattutto nella seconda parte. Comunque un film piacevole da vedere.
commento di neve