Regia di Simon West vedi scheda film
Sequel nostalgia. I mercenari di Sly tornano in azione senza troppi preamboli, passando da una missione di salvataggio ad una di recupero in cui la new entry Cecchino-Kid (Liam Hemsworth) viene subito giustiziata per mano (o piede?) di un Van Damme in versione villain tascabile. È quindi alla ricerca di vendetta – e di un giacimento nascosto di plutonio – che l’ormai proverbiale manipolo di cariatidi muove inarrestabile inanellando la solita sequenza di assalti, inseguimenti e sparatorie tanto cari al genere. Tutto qui, del resto lo script non è mai stato fondamentale in questo tipo di operazioni, giusto un pretesto per organizzare rimpatriate pirotecniche e nuovi siparietti autoironici. Perso infatti Jet Li dopo la prima sequenza, subentrano il lupo solitario Chuck Norris e diventano parte attiva dell’azione anche Bruce Willis e il caro vecchio Schwarzy, tutti impegnati in una gara all’ultima posa/freddura autoreferenziale. Si sorride e si spegne il cervello per un paio d’ore scarse ma per vedere un corpo a corpo decente, bisogna aspettare Jason Statham sul finale. Il resto, scontro finale compreso, sono mortaretti poco memorabili.
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