Regia di Simon West vedi scheda film
Parte in quarta il secondo episodio de I Mercenari (sicuramente ce ne sarà un terzo) e si insabbia quasi subito. L'azione non basta, i dialoghi imbarazzanti e la pressoché totale mancanza di ironia lascia basiti e increduli. Non bastano vecchie glorie buttate nell'arena a menar pugni, servirebbe di più. La squadraccia di ceffi si limita a far cassetta, frenata da una sceneggiatura e da un soggetto dozzinali e dalla sfacciata volontà di un prodottino che arrivi al grande pubblico senza sforzo alcuno. Irritante perchè sprecato. Norris risolleva un po' le sorti del filmaccio con una battuta degna dei libri di barzellette a lui ispirate, Lundgren si prende in giro da sè e la cosa non guasta, Willis Swharzy e Sly nel finalone sparatutto sono imbolsiti e meno simpatici del solito. Resta comunque la curiosità di vederli agire tutti assieme e qualche blando sorriso ci scappa. Van Damme è un cattivone che non fa paura a nessuno, caricaturale e da museo delle cere, e lo scontro finale è a salve. Ci si domanda poi cosa sia successo alla faccia di Stallone, che pare un altro. Soprattutto, infine, si sente la mancanza di Mickey Rourke, personaggio che al primo episodio aveva saputo dare spessore e drammaticità, oltre che un certo gusto freak, anarchico. Inutile fumettone.
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