Regia di Ugo Gregoretti vedi scheda film
Un operaio posseduto da un extraterrestre è stupido come un bue e come un bue lavoroa. Per questo, agli occhi dei quadri della sua fabbrica, è un ottimo operaio.
Lo spunto sarebbe anche intrigante, ma è sviluppato in modo banale, e ne esce un film-farsetta. La satira del mondo della produzione è di grana grossa, gli attori recitano tutti sopra le righe, e qualcuno di loro fa anche il buffone (come Salvatori). Ci voleva più intelligenza, la mano leggera, e altre idee che sostenessero lo spunto iniziale. Invece il film si riduce ad essere una specie di pernacchia all'industria moderna, che pure è affetta dai mali che le vengono contestati. Detto a margine, Ugo Gregoretti è un nome discretamente noto, ma non mi ricordo di aver visto di lui nulla che mi sia piaciuto.
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