Regia di Robert Altman vedi scheda film
Tra i film più boicottati - e resi pressoché "invisibili" in Italia - del maestro Robert Altman, primeggia Health, del 1980. Il film, successivo al ben più mite e conforme Una coppia perfetta, è l'ennesimo «gioco al massacro», dissacratorio e dissacrante, dell'autore di Nashville. Altman, il regista che più di ogni altro ha spinto a fondo il coltello nella piaga delle contraddizioni dell'America degli anni Settata, orchestra l'ennesimo via vai di mostri: un «baraccone di tipi e macchiette» [per dirla con Flavio De Bernardis] che si aggirano per un lussuoso hotel della Florida, in attesa del meeting di "Health", una casa di prodotti culinari che garantisce benessere e salute. I personaggi cardine di questa storia (sempre pronta ad sfaldarsi) sono le due candidate per il ruolo di presidente (e "promoter") dell'azienda, Esther e Isabella, interpretate da Lauren Bacall e Glenda Jackson. In particolare Esther - donna avanti con gli anni che si vanta di essere ancora "giovanile" per via della sua ostentata castità - diventa, per Altman, il simbolo stesso di quell'America/Falò delle vanità contro cui scontrarsi.
Il cinema decostruttivo di Altman si fa nuovamente metonimico - non è (solo) l'hotel, è l'America -, forte di un'urgenza espressiva scomposta e disordinata, che "carica" imprevedibilmente - e, per questo, dismisuratamente - il colpo da sferrare nei confronti di una società malata. Forse non più con la stessa forza di Nashville, ma comunque, sempre, con intatta cabarbietà.
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