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Woody

Regia di Robert B. Weide vedi scheda film

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La recensione su Woody

di mm40
6 stelle

Un lavoro monumentale, questa biografia di Woody Allen di tre ore e mezza di durata, divisa in due episodi per esigenze dell'emittente televisiva americana Pbs. Ma anche un'opera accuratissima, documentata con molta precisione, che segue dettagliatamente una parabola artistica - e non solo, sebbene eviti di approfondire eccessivamente nella vita personale del protagonista - che si sviluppa ormai da mezzo secolo e che ancora prosegue florida. Conoscendo l'attaccamento di Allen per la propria privacy, già quel poco che viene raccontato in questo film pare sorprendente: compaiono intervistate due compagne di vita 'storiche' come Louise Lasser e Diane Keaton e Woody stesso non esita ad accennare qualcosa sul suo primo matrimonio, quello con Harlene Rosen, contratto quando entrambi erano giovanissimi e naufragato piuttosto malamente nel giro di pochi anni. Il capitolo Mia Farrow non viene sviscerato, e giustamente, più di tanto, ma si capisce che la ferita è rimasta sempre aperta (gli strascichi in tribunale, dopo la separazione, furono tremendi per il regista); dell'ultima moglie Soon-Yi Previn, invece, nulla si dice. Sul piano artistico invece l'approfondimento è enorme: compaiono appositamente intervistati per questo documentario gli storici produttori e collaboratori 'dietro le quinte': Charles H. Joffe (morto nel 2008, ma evidentemente raggiunto per tempo, a testimonianza di quanta preparazione abbia richiesto il documentario) e il novantacinquenne Jack Rollins, e ancora lo sceneggiatore Marshall Brickman, Juliet Taylor (casting) e Letty Aronson, sorella di Allen, spesso nella produzione dei suoi film. Per Robert B. Weide non dev'essere stato difficile raggiungere la miriade di star che compaiono nel documentario: attivo da circa tre decadi, ha lavorato quasi sempre nell'ambiente della commedia americana, realizzando anche opere su Lenny Bruce e i fratelli Marx, lavorando con Billy Crystal e, più di recente, con Larry David, il protagonista di Basta che funzioni, grande amico di Woody. E qui chiamato a dire la sua, come anche - in ordine sparso e casuale - Penelope Cruz, Owen Wilson, Mira Sorvino, Martin Scorsese, Martin Landau, Mariel Hemingway, John Cusack, Antonio Banderas, Naomi Watts, Chris Rock... Il materiale è realmente sconfinato, ma Weide è bravo a procedere cronologicamente senza intoppi, interpellando di tanto in tanto il protagonista per fare il punto della situazione, magari mentre è seduto alla scrivania intento a buttare giù qualche nuova idea sulla sua fedele (e storica, in tutti i sensi) macchina da scrivere, oppure durante un periodo di impegni sul set, come se non esistesse mai un solo giorno di vacanza per lui: il grande mistero attorno a WA è proprio questo, l'instancabile attività a fronte di una impressionante mole di lavori di qualità. 6,5/10.

Sulla trama

Biografia di Woody Allen ricca di interviste a colleghi, amici e soprattutto a stretto contatto con il regista stesso, nel periodo a cavallo fra Incontrerai l'uomo dei tuoi sogni e Midnight in Paris (2009/10).

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