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Come non detto

Regia di Ivan Silvestrini vedi scheda film

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La recensione su Come non detto

di steno79
6 stelle

Mattia è un ragazzo romano di circa 25 anni fidanzato con Eduard, un ragazzo spagnolo che lo viene a trovare a sorpresa a Roma per conoscere i suoi genitori, mandandolo nel panico perchè, naturalmente, nessuno conosce la sua vera identità sessuale... Una commedia italiana sul tema del coming out che risulta fresca, spontanea e dovrebbe essere vista da un pubblico più ampio per avere un'immagine nuova e più serena della realtà omosessuale in Italia (gli incassi nelle sale sono stati di poco più di duecentomila euro, una vera miseria se si pensa che certi film di Ozpetek su argomento simile come "Le fate ignoranti" o "Mine vaganti" sono andati molto bene al box-office nostrano). La trama non riserva particolari sorprese rispetto ai film precedenti sullo stesso tema, ma c'è una colorita galleria di personaggi, dalla madre depressa al padre leggermente omofobo, dalla sorella coatta alla nonna ottantenne alla perenne ricerca di un lavoro: a tratti si rischia un certo macchiettismo superficiale, ma nel complesso la commedia scorre senza intoppi e senza cadere nella facile parodia. La scena risolutiva della rivelazione, con tutta la famiglia riunita a tavola, fa riflettere su certe dinamiche psicologiche in cui si scontrano la paura di essere rifiutato del ragazzo gay con la sostanziale serenità con cui invece viene accolta la confessione, serenità che dovrebbe essere la norma in tutte le famiglie (è questo il messaggio principale veicolato dal film). Per essere un prodotto girato a basso costo, mi sembra che la confezione non sia certo dozzinale nelle scelte fotografiche "pop" e nel montaggio scorrevole, coordinati dalla regia di buon mestiere dell'esordiente Ivan Silvestrini. Nel cast, il semi-sconosciuto Josafat Vagni è un Mattia convincente nelle paure e nelle insicurezze come negli slanci d'amore con il fidanzato (e l'unica scena in cui i due ragazzi si scambiano delle effusioni è risolta in maniera abbastanza credibile); fra i comprimari spicca almeno l'intensità di un'invecchiata Monica Guerritore nel ruolo della madre, la presenza dell'affascinante Valeria Bilello nel ruolo della migliore amica di Mattia, innamorata di lui senza speranza di essere ricambiata, e Francesco Montanari nel doppio ruolo di Giacomo e della Drag queen Alba Paillettes, che sta al gioco in maniera spiritosa e disinvolta. Nel complesso, pur essendo un prodotto leggerino e non proprio esente da stereotipi, mi sento di consigliarne la visione a tutti, anche per un discorso civile di rivendicazione di diritti in cui il nostro Paese è ancora molto indietro.

voto 6/10

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