Trama
Una giovane donna si deve recare nel Texas per riscuotere un'eredità. Non si aspetta però che si troverà ad aver a che fare con un terribile assassino che brandisce una motosega...
Approfondimento
NON APRITE QUELLA PORTA 3D: DOVE ERA RIMASTO TOBE HOOPER
Non aprite quella porta 3D continua la storia della leggendaria famiglia omicida dei Sawyer, ripartendo da dove finiva Non aprite quella porta, il classico dell'horror firmato da Tobe Hooper nel 1974. Il film di Hooper si svolge a Newt, cittadina del Texas dove per decenni le persone scompaiono senza lasciare traccia. Gli abitanti del posto hanno sempre creduto che i Sawyer siano in qualche modo responsabili delle scomparse ma nessuno è riuscito mai a provare la loro colpevolezza fino al giorno in cui una giovane donna, riuscita a sfuggire dopo che i suoi quattro amici sono stati brutalmente assassinati, racconta quello che avviene tra le mura della loro casa. Diffusasi la notizia, la gente si raduna intorno alla roccaforte dei Sawyer, dando vita a un incendio che nelle intenzioni avrebbe dovuto sterminare ogni membro della famiglia.
Non aprite quella porta 3D comincia decenni dopo, dopo un paio di seguiti che hanno fatto diventare Non aprite quella porta un franchise e a centinaia di chilometri di distanza dal primo massacro raccontato da Hooper. Protagonista è la giovane Heather, che scopre di aver ereditato una tenuta in Texas da una nonna di cui ha sempre ignorato l'esistenza. Partita con gli amici alla scoperta delle sue nuove radici, si rende conto di essere divenuta l'unica proprietaria di un palazzo vittoriano, sontuoso ed isolato. La nuova ricchezza però cela un alto prezzo da pagare e presto Heather si imbatterà nell'orrore che l'attende nelle umide cantine della residenza. Con una nuova generazione di attori protagonisti (tra cui Alexandra Daddario e il cantante Trey Songz), Non aprite quella porta 3D può contare sulla partecipazione speciale di quattro attori che legano il film agli episodi precedenti: Gunnar Hansen (il primo originale Leatherface, presente in un cameo), Marilyn Burns (la ragazza scampata al pericolo nel primo Non aprite quella porta, chiamata ad interpretare Verna Carson, la matriarca dei Sawyer), Bill Moseley (chiamato per la parte di Drayton Sawyer ma presente in Non aprite quella porta parte 2 con il personaggio di Chop Top) e John Dugan (richiamato a riprendere il ruolo del nonno Sawyer).
IL RITORNO DI LEATHERFACE
A differenza dei sequel prodotti nel corso degli anni (l'ultimo capitolo, Non aprite quella porta. L'inizio, risale al 2006), Non aprite quella porta 3D è il primo a riprendere le fila della storia raccontata da Hooper per scoprire che fine abbia fatto Sally Hardesty, la ragazza che era riuscita a scappare, e ad intrecciare la sua storia con quella della giovane protagonista Heather. Illuminato solo dalla luce del sole e/o della luna e caratterizzato per lo più da campi lunghi e riprese in stile cinéma vérité, Non aprite quella porta di Tobe Hooper è considerato uno dei cinque film più spaventosi di sempre. A volere riprendere le fila di quella storia è il produttore Carl Mazzocone che, dopo averne acquistato i diritti da Robert Kuhn e Kim Henkel, affida a John Luessnhop (Takers) il compito di riportare sullo schermo la figura di Leatherface, uno dei primi cattivi del cinema horror ad avere una natura realistica. Uomo adulto, Leatherface (qui interpretato da Dan Yeager) ha l'emotività di un bambino di nove anni ma, come uno squalo, è dotato di una forza e di "denti" a cui nessuno può sopravvivere: si muove infatti armato di una motosega con cui insegue, taglia e uccide le proprie prede quando meno se lo aspettano. A rendere riconoscibile il silenzioso Leatherface è ancora una volta la maschera che indossa, riprodotta - in maniera fedele all'originale del 1974 - in due differenti esemplari: uno usato lungo il corso del film e uno, molto più pauroso, usato solo per il crescendo finale.
DETTAGLI DI PRODUZIONE
Le riprese di Non aprite quella porta 3D cominciano sotto il sole cocente del luglio 2011 a Shreveport, in Louisiana. Un'ondata di caldo eccezionale ha accompagnato i 47 giorni di lavorazione, mettendo a dura prova la resistenza di Dan Yager, costretto a recitare con una maschera di lattice sul volto, con una camicia invernale e un grembiule di pesante cuoio addosso e con una motosega di oltre 30 chili da portare in giro. Uno dei luoghi che ha ospitato il set è Camp Minden, una base militare a nord di Shreveport un tempo fabbrica di munizioni per le forze armate impegnate in guerra in Corea o Vietnam. Qui sono state girate alcune delle sequenze di "sangue" più importanti della pellicola e degli inseguimenti di Leatherface.
Nonostante non sia più nella sua sede originaria ma spostata altrove e trasformata in ristorante, l'iconica abitazione originale dei Sawyer esiste ancora ed è stata riprodotta alla perfezione, studiando sia l'attuale struttura sia le immagini di Non aprite quella porta.
Note
Ispirato all'omonimo film del 1974 che diede il via a una prolifica saga horror, "Non aprite quella porta 3D" ha come unico elemento di novità la stereoscopia, cui si presta con abbondanza di “intrusioni” la sega circolare usata dal macellaio, ma resta una mattanza senza alcuna logica narrativa. Non che sia obbligatoria in operazioni del genere, ma era lecito aspettarsi qualcosa che andasse oltre il minimo sindacale.
Trailer
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Commenti (2) vedi tutti
evitabile
leggi la recensione completa di Furetto60Horror fatto veramente male, non so come si possa produrre una schifezza del genere.
commento di Talasso