Regia di Dino Risi vedi scheda film
Un ingegnere romano raggiunge per il fine settimana la moglie, in vacanza a Riccione, e osserva con distaccata perplessità la fauna umana che lo circonda. Deve anche fugare i sospetti sulla fedeltà della consorte, alimentati sia da un gigolo professionista sia da un mellifluo intellettuale che le ha fatto scoprire le bellezze della poesia. Tentativo poco riuscito di rinverdire i fasti de Il sorpasso, con l’aggiunta di qualche tocco felliniano (la fine dei bagordi su una spiaggia all’alba): la satira dei nuovi ricchi è piuttosto scontata, resta in superficie, e l’impianto è sostanzialmente episodico. La radio trasmette ininterrottamente una colonna sonora d’epoca, per concludere a sorpresa con un giornale radio surreale, in cui i flussi turistici vengono presentati come invasioni armate: uno spunto isolato, che fa rimpiangere ciò che questo film irrisolto poteva essere.
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