Regia di John Ford vedi scheda film
Il capostipite del western,con molti degli archetipi sul quale il cinema di tale genere è fondato,è questo:John Ford mette insieme racconto avventuroso,psicodramma in movimento,ironia e antiperbenismo,in un lungometraggio-modello .Certo,le oltre sessanta primavere della pellicola in qualche momento si fanno sentire,e se si vuole quella colonna sonora onnipresente ,in certi momenti in cui sono i dialoghi la cosa importante,risulta piuttosto fuori luogo:ma possono bastare l'entrata in scena di John Wayne,lo spettacolare assalto degli indiani alla diligenza,e i rapporti tra i personaggi,ora conflittuali,ora di pura solidarietà umana,per rendere "Ombre rosse" un titolo da cineteca per tutte le stagioni.E lo sguardo indulgente,di simpatia vera,del regista per quelli che solitamente sono gli emarginati(l'ex-prostituta,il fuorilegge,l'alcolista) aumenta l'apprezzabilità del lavoro fordiano:interpreti tutti all'altezza,ma svetta Thomas Mitchell nel ruolo del dottore troppo avvezzo alla bottiglia.
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