Regia di John Ford vedi scheda film
credo che questo possa essere considerato IL western per antonomasia,ma è un film talmente grande che travalica i confini del genere e si situa senza problemi tra i capolavori immortali dell'arte cinematografica che noi qui tanto amiamo.E una volta tanto mi urge sottolineare che il titolo italiano è molto migliore,piu'evocativo del seppur valido originale.E'un film fatto di profondi contrasti in un America che sta nascendo:il contrasto tra i bianchi portatori di civilta'e gli Apache sanguinari che li terrorizzano,tra il senso della famiglia e dell'onore e la volonta'di vendetta(la storia di Ringo),contrasto tra classi sociali distinte che sono rappresentate all'interno della diligenza,il contrasto puramente cinematografico tra gli spazi angusti nella diligenza e quelli sterminati della Monument Valley che viene attraversata a folle velocita'durante un memorabile inseguimento,girato in maniera sublime che fa sentire allo spettatore la polvere che si alza,gli fa vedere la fatica dei cavalli,le acrobazie che fanno gli Apache.A confronto impallidiscono tutti quegli inseguimenti automobilistici del cinema piu'moderno con macchine che vanno a 20km all'ora.Qui è condotto tutto a folle velocità.E'anche una storia di riscatto:Ringo(fa un certo senso sentirlo chiamare Enrico)che riesce ad assaporare il calice della vendetta uccidendo i loschi fratelli Plummer che gli avevano ucciso padre e fratello,il medico alcolista che fa nascere un bambino e si rende utile,l'ex prostituta Dallas che fugge da Tonto per riscattarsi e cambiare vita.E quando permettono a Ringo e Dallas di andare alla fattoria di lui ricompensandolo dell'aiuto dato contro gli indiani un pizzico di retorica viene fuori,ma vedere Ringo e Dallas sulla carrozza diretti verso l'orizzonte nel finale è pura leggenda.....
non male
ottimo
brava
entrata in scena che non si scorda....
a dispetto dei 70 anni è un westernancora modernissimo,merito del suo autore
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