Regia di Oktavijan Miletic vedi scheda film
"Nocturno" diretto nel 1935 da Oktavijan Miletic,
devo dire che è un piccolo gioiellino.
La storia racconta che un uomo,lettore appassionato
di romanzi polizieschi e di storie dell’orrore,
spesso propenso ai viaggi in un mondo immaginario,
si trova sulla strada in piena notte,
quando viene colpito da una pioggia torrenziale che
lo obbliga a trovare rifugio in una locanda.
Benché poco accogliente,è,
in effetti,l’unico segno di vita nei dintorni.
Il locandiere, il luogo e le persone presenti non fanno
che aumentare la sensazione di terrore del nostro eroe.
Il Film è una produzione Jugoslava ed è diretto
dal padre fondatore del Cinema
croato e uno dei pionieri
del cinema avanguardista
del suo paese,Oktavijan Miletic,
e dopo lo splendido:"Poslovi konzula Dorgena"
("Gli affari del console Dorgen") di due anni prima,
realizza questa specie di Thriller-Noir miscelato con
l'Horror e lo fa in maniera sublime.
Il regista era molto all'avanguardia
fa quasi una parodia del Film noir e si
ispira all’espressionismo tedesco,
con degli splendidi giochi di luci
ed ombre e chiaroscuri realizzati
dalla una Fotografia in bianco e nero,
realizzata da lui stesso,e utilizza
un linguaggio narrativo brioso e
un montaggio potente,
mettendo insieme tagli di
inquadratura molto curate,
essendo un esteta dell'immagine.
All'epoca i giornali vedendo i lavori del regista
le catalogavano con i termini "B movie"
o "cinema artigianale ingegnoso"
(tra l'altro casualmente si chiama
"Nocturno" come la rivista
che tratta di B Movie appunto
che uscì decenni dopo,
ma non c'entra nulla con
l'ispirazione del titolo),
e rimanevano impressionati per
questa appunto cura dell'immagine,
e per questa capacità di appassionare al genere.
Il regista è capace a farci vivere un lavoro fatto di
suspance e tensione e dove il terrore è sempre
in agguato e dove il nostro protagonista
sente voci di seppellimento e omicidio.
"Nocturno" fa parte della collezione
di Film amatoriali donata alla Cineteca croata
dallo stesso regista all’inizio degli anni ‘80,
e girato in 9,5mm e gonfiato su una pellicola 35mm,e
ha ricevuto il primo premio alla Biennale di Venezia nel 1936.
In scena ci sono Šime Marov e Stjepan Loncaric.
In conclusione un gioiellino di Film
perché il regista gioca con i generi
e crea un Noir miscelato con Cinema
Horror,e lo fa con un finale auto ironico
che ha l'aria della "Trovata finale",
con una buona dose di suspance,
a mio parere un regista da riscoprire
che dopo la guerra non ha più
avuto la possibilità di esprime la
dua creatività con alti budget e ha finito i giorni
come insegnante presso l’Accademia di Zagabria
e come presentatore di trasmissioni dedicate
al Cinema per il canale TV Zagreb.
Il mio voto: 7.
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