Trama
A Firenze un maniaco omicida aggredisce e uccide coppie di giovani amanti appartate in luoghi nascosti, infierendo con tecniche da macellaio sui corpi delle vittime femminili. Uno scrittore decide di intraprendere un'indagine personale: partendo dal luogo dove è avvenuto l'ultimo brutale duplice omocidio fino a risalire al primo in ordine di tempo, avvenuto ben diciotto anni prima, riuscirà a tracciare un profilo psicologico del possibile assassino ma non potrà far altro che constatare che l'oggetto della sua ricerca è un animale notturno che colpisce senza lasciare traccia e ritorna nell'oscurità.
Note
Tratto dal romanzo omonimo di Mario Spezi, "Il mostro di Firenze" voleva essere un resoconto dei tragici fatti accaduti nel capoluogo toscano e le aree limitrofe nell'arco di quasi un ventennio e contribuire in qualche modo alla risoluzione del mistero, ma venne realizziato in un periodo troppo adiacente agli omicidi, quando i familiari delle vittime e l'Italia intera erano ancora sconvolti dal dolore e dalla paura.
Molti dei parenti di quei ragazzi uccisi in maniera così violenta ed assurda si opposero fortemente alla produzione e in fase di montaggio furono tagliate la maggior parte delle scene che ricostruivano in maniera dettagliata tutti gli otto duplici omicidi per un totale di circa trenta minuti di pellicola, per questo motivo la distribuzione del film fu vietata nella provincia di Firenze e limitata nel resto d'Italia.
Rimane comunque un tentativo coraggioso di film inchiesta che venne però erroneamente scambiato per un film horror realizzato con finalità lucrative, ma il caso era ancora troppo scottante e il film ebbe uno scarso successo proprio per la delicatezza del tema che cercava di analizzare.
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Commenti (3) vedi tutti
La prima parte, didascalica e ridondante, ha delle ricostruzioni conturbanti dei truculenti avvenimenti. La seconda si riduce in un giallo dozzinale dalle venature thriller; confusionario nei contenuti e dal ritmo fiacco. Nel complesso deludente.
commento di Stefano LLa fantasia può essere più vera della realtà.
leggi la recensione completa di PLZIspirato dall'omonimo libro di Mario Spezi, Cesare Ferrario dirige un film che oggi, rivisto in versione integrale e alla luce dei nuovi sviluppi sul caso, merita di essere riconsiderato. Suddiviso in due tempi distinti, tra ricostruzione storica e pura fantasia.
leggi la recensione completa di undying