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L'uomo che sognava con le aquile

Regia di Vittorio Sindoni vedi scheda film

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La recensione su L'uomo che sognava con le aquile

di mm40
2 stelle

Vorrebbe essere una fiaba moderna, è invece un postmoderno incubo catodico: L'uomo che sognava con le aquile ci racconta la morte cerebrale della televisione italiana (va bene, non solo quella italiana) tramite una serie di banalità, di vacuità, di dialoghi stereotipati, di situazioni patetiche e di buonismi che al confronto  il miele caramellato non sa di niente. Bambini con tumori al cervello, imprenditori bastardi, genitori risucchiati dal lavoro, uomini soli che allevano capre: c'è davvero ogni genere di ragione per provare imbarazzo alla visione di questa fiction Rai, diretta dal solito Sindoni e scritta da Umberto Marino ed Elisabetta Zincone; ma il vero gioiellino, la ciliegina sulla torta è la presenza nel ruolo di protagonista femminile di Michelle Bonev (già vista in un altro paio di fiction tv precedenti), la famigerata attrice - parola grossa in questo caso - bulgara che qualche anno più tardi candidamente dichiarerà di avere fatto carriera in ambito artistico facendo sesso con il Capo del Governo della Repubblica Italiana Silvio Berlusconi e con la sua 'fidanzata prestanome' Francesca Pascale. Due tipologie di trash quindi si scontrano in questo - altrimenti inosservato - lavoro di Sindoni, quello del cinema 'alla frutta' che tenta sgraziatamente di rivolgersi alle famiglie e quello del cinema 'di regime' che nel suo ventennio di potere Berlusconi impose sull'Italia dei grandi e dei piccoli schermi (si pensi al film su Alberto da Giussano, commissionato a Martinelli soltanto per diletto di Umberto Bossi, o alle numerose ragazzine incapaci ma bellocce, inserite a forza al cinema e soprattutto in tv, poi ritrovate in quel lungo menu sessuale delle calde notti di Arcore che sono i verbali delle intercettazioni relative al processo Ruby). Che dire infine di Terence Hill? Povero lui. Meritava di invecchiare meglio. 1/10.

Sulla trama

Calabria. Un bambino con un tumore al cervello, per poter stare un po' all'aria aperta, viene portato dalla madre nella proprietà di un uomo solo che alleva capre con cui fa un formaggio tipico del luogo. Il bambino non fa in tempo a sentirsi meglio, che il sindaco e un imprenditore del luogo fanno in modo di far fallire l'allevatore, per poterne rilevare i terreni e trasformarli in un centro turistico.

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