Regia di Stewart Raffill vedi scheda film
Tre naufraghi in un’isola corollina paradisiaca, una coppia di ricchi coniugi (Kelly Brook e Billy Zane) e il loro giovane mozzo (Juan Pablo Di Pace), protagonisti di un’escalation di gelosie e tradimenti, repressa nel sangue.
La Wertmuller la buttò sul conflitto di classe tragicomico e paradossale, Stewart Raffill sembra adattare le isterie vip del reality-show L’isola dei famosi a un thriller il cui finale appare scontato già nella prima mezzora.
La piattezza amena dell’ambiente caraibico contrasta con le curve esplosive della Brook, oggetto della contesa territoriale tra un marito geloso e possessivo e un mozzo insulsamente romantico.
Nella natura selvaggia non esistono classi sociali e tra i due maschi nasce una rivalità predatoria “cavernicola”, ovviamente ai danni del goffo marito, “cornuto e mazziato”: sul baldo giovane, che gli fotte la moglie sotto il naso, ricadrà la sua sanguinosa vendetta.
Che desolazione per Zane, che si ricicla amaramente: da naufrago cornificato dalla Winslet per Di Caprio in Titanic, alla Brook per Di Pace.
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