Regia di Hafsteinn Gunnar Sigurðsson vedi scheda film
film islandese, vincitore del Torino Film Festival del 2011. Chissà poi perchè. Anni 80, Finn e Alfred lavorano d'estate disegnando le strisce su una desolatissima strada islandese. Un lavoro solitario e surreale. Parlano del più e del meno, uno ha una storia d'amore, l'altro pensa solo al sesso. Tutto qui. Verso la fine, una svolta che cambierà, in qualche modo, le loro vite. Un film leggero, dominato dai marziani paesaggi islandesi che amplificano ancora di più l'isolamento umano dei due personaggi. Ottanta minuti fondamentalmente di noia, una storia minimale che non sempre significa qualità, se non si racconta nulla. Gli attori sono comunque bravi, il regista fa il suo compito e l'Islanda a me piace molto. Come scandagliarsi l'ombellico, secondo gli islandesi. Mah.
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