Regia di Edward Dmytryk vedi scheda film
Marlowe viene incaricato quasi contemporaneamente di trovare l’ex pupa di un carcerato e di scortare un damerino che deve ricevere una somma di denaro, probabilmente frutto di un ricatto: i due casi si riveleranno collegati. La prima apparizione di Marlowe sullo schermo è l’adattamento del romanzo di Chandler Addio, mia amata, che poi sarà alla base anche di Marlowe, il poliziotto privato (1975). Nell’inevitabile confronto a posteriori con Bogart, che interpreterà Marlowe nel successivo Il grande sonno (1946) fissandone per sempre l’immagine, Dick Powell non sfigura affatto (e, a ben guardare, ogni tanto il trench lo porta già lui): merito soprattutto delle caratteristiche del personaggio (scorza cinica, cuore tenero), ma anche del ritmo incalzante, dei dialoghi brillanti, di una dark lady all’altezza come Claire Trevor. Dopo un po’ ci si perde nella girandola di colpi di scena e si rinuncia a seguire la trama, ma si sa: il noir è fatto così.
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