Regia di William Lustig vedi scheda film
Che Matt Cordell non fosse affatto morto lo preannunciava il finale aperto del secondo capitolo, sulla falsariga di come si concludeva l'episodio capostipite. Tuttavia a rigenerare il corpo deformato e mostruoso del gigantesco agente praticamente immortale (reso con corpulenza e rigidità di movimento ineccepibile dal solito inquietante Robert Z'Dar), contribuisce attivamente uno sciamano attraverso un rito voodoo, che a detta del singolare sacerdote è necessario affinché l'anima del non-morto si riappacifichi ed accetti la propria fine.
La spinta a tornare in azione da parte del poliziotto sadico nasce dal desiderio di impedire che alcuni loschi dirigenti della polizia stacchino la spina che tiene in vita una dinamica giovane poliziotta, caduta in coma in azione dopo aver sventato le tremende azioni di uno spietato rapinatore.
La donna è accusata di aver ucciso a sangue freddo un ostaggio del rapinatore, ed in ciò è documentata da un video girato da due spregiudicati reporter in cerca di fama.
Di fronte a nuovi massacri efferati, il rude poliziotto Sean McKinney (Robert Davi), coadiuvato dalla bella dottoressa Susan Fowler, di cui si innamora, dovrà intervenire per cercare di fermare il folle poliziotto, pur condividendo le ragioni del suo efferato agire.
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