Regia di Heitor Dhalia vedi scheda film
Lourenço è un tipo strambo e solitario che valuta, ed eventualmente acquista a prezzi stracciati, articoli di ogni tipo messi in vendita da persone bisognose di liquidità. Totalmente insensibile alla loro disperazione, è invece ossessionato dal timore che scambino per 'suo' il fetido odore proveniente dallo scarico del water che appesta l'aria del suo fatiscente ufficio.
L'umiliazione del prossimo sembra essere la missione della sua vita, e tocca a chiunque gli si presenti con oggetti, seppur in qualche modo preziosi, da lui reputati inutili o quantomeno sgraditi, mentre, in un'alternanza di umori e comportamenti opposti che lascia ben poco spazio alla logica, appare assai più generoso, ed altrettanto poco equilibrato, quando qualcosa colpisce la sua immaginazione, agendo sul suo inconscio e liberando le sue più recondite pulsioni.
A casa propria Lourenço guarda film porno dal videoproiettore, e mentre da un lato si affretta a garantirsi una rinnovata solitudine mandando all'aria, senza fatica né alcun dolore, il matrimonio imminente con una ragazza affettuosa e rassicurante, dall'altro rimane folgorato dal prorompente lato B di una cameriera procace della quale non riesce a pronunciare il nome (né a ricordare il viso). Inizia così una serie di appostamenti che hanno come obiettivo il solo fondoschiena, e quando nel suo studio si presenta un uomo intenzionato a cedergli un occhio di vetro spacciandolo per vero, la sua reazione immediata e istintiva è quella di acquistarlo a peso d'oro affinché anch'esso possa godere di quella fantastica visione.
Vincitore di premi in diversi festival (principalmente in Brasile, paese produttore), A Cheiro do Ralo (letteralmente "L'odore dello scarico") è il ritratto psico(pato)logico di una personalità disturbata, di un uomo programmaticamente infelice, capace di sedurre involontariamente per abbandonare drasticamente, talmente teso a perpetuare la propria condizione di immobilità da prendere a male parole anche l'idraulico che gli prospetta la necessità di una spesa ingente per la sostituzione del sifone guasto che rende il suo bagno repellente, preferendo tenersi la puzza, cercando di coprirla con un'improbabile colata di cemento, e di fatto eleggendo un putrido buco nel pavimento ad altare della propria insicurezza e rifugio ultimo della propria chiusura al mondo.
Basato sull'omonimo romanzo di Lourenço Mutarelli e sceneggiato dal regista Heitor Dhalia con Marçal Aquino, A Cheiro do Ralo si segnala per l'ottima interpretazione dell'attore di origine televisiva Selton Mello, abile nel rendere la bipolarità del protagonista alternando la calma apparente con gli scatti improvvisi, e per l'umorismo cinico e perverso e la narrazione distaccata e fredda, che rendono il film in tutto e per tutto affine al personaggio stesso: schizoide, infido, finanche ripugnante, ne elegge a sistema il carattere schivo e nervoso, finendo però per involvere nella medesima incapacità di fare passi concreti verso un coinvolgimento che vada al di là della superficie.
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