Regia di Hal Ashby vedi scheda film
Tutto quello che so sulla vita lo so dalla televisione. Chance Gardener appare così ai nostri occhi, non a quello dei potenti che lo arruolano come consigliere e visto il suo non passato anche come futuro candidato alla Presidenza degli Stati Uniti. Un bambino dal corpo adulto, la cui età della ragione si è fermata alla seconda infanzia. Gli piace guardare, e la Tv diventa l’unica fonte di sapere e di conoscenza, oltre alle metafore sulle piante e sui fiori mutuati dalla professione di giardiniere. E’ un primate che diventa homo videns. La banalità del bene è il verbo di un nuovo messia che cammina sulle acque di un laghetto. OLTRE IL GIARDINO è profetico quanto basta per anticipare ciò che sono diventati i media, oppio dei popoli a uso e consumo indiscriminato. L’uomo semplice, ingenuo e analfabeta assurge a star. Potenza fintamente democratica del piccolo schermo. Il dramma travestito da sofisticatissima commedia degli equivoci e satira sottile sulle lobby che manovrano la Casa Bianca, i presidenti idioti e impotenti usati dai soliti pupari del capitale, ironie scontate su Cia e Fbi a gara nell’insabbiarsi a vicenda. Film seminale di Hal Hashby (cineasta originale e dimenticato della New Hollywood) e di Jerzy Kosinski, autore dello script. Opera imprescindibile senza la presenza magnetica e indimenticabile di Peter Sellers. L’ultimo gioiello interpretativo di un attore camaleontico e brillante, da ascoltare sempre in lingua originale per apprezzarne meglio anche il talento linguistico e le mimesi verbali oltre che espressive. Imperdibili i titoli di coda sui ciak infiniti battuti sulla scena della radiografia, Sellers sbaglia spesso e ride di gusto. Anche noi Peter.
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