Regia di Hal Ashby vedi scheda film
Silenziosamente e con garbo questo film traccia un ritratto impietoso della società moderna, anticipando le tematiche che faranno la fortuna di Forrest Gump. Il protagonista parla poco e questo è necessario perché la storia possa risultare almeno un minimo credibile ed aderente alla realtà, ci sono parecchie battute ironico-satiriche di venatura anglosassone ed una caricatura dell'animo umano abbastanza triste e fedele al vero. Chance Giardiniere è un ritardato che si trova al posto giusto nel momento giusto ma non è tutto qui: ha anche il vestito giusto, e questa è una verità meno evidente ma altrettanto potente, e la fortuna di parlare così poco da essere scambiato per un oracolo. A questo punto basta poco, il mero passaparola, per trasformare un perfetto idiota in un personaggio carismatico di cui ogni gesto viene trasformato in saggezza; emblematica in tal senso la scena in cui salta addosso a Shirley MacLaine per imitare un rapporto sessuale trasmesso in tv per interromperlo non appena cambia canale; lei resta estasiata dalla capacità di resistere alle tentazioni dello stesso accrescendo la sua ammirazione piuttosto che irritarsi per l'incostanza. Peter Sellers è perfetto, brava la MacLaine; il film ha una forte carica di originalità ma pecca un po' in qualche (inevitabile) forzatura e nell'andazzo un po' noioso. Certe scene sono irritanti per quanto funzionali alla trama e lo è la colonna sonora (specie nell'incipit) ma nel complesso il film merita una visione. Da antologia la scena finale, un esempio da manuale di come un tratto di pennello ben assestato sia in grado di fornire da solo parecchie chiavi di lettura ed un alone di grandezza tipico dei capolavori dell'arte.
Voto: 7.
La colonna sonora.
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