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Oltre il giardino

Regia di Hal Ashby vedi scheda film

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La recensione su Oltre il giardino

di Peppe Comune
8 stelle

Change "Giardiniere" (Peter Sellers) si occupa della cura del giardino della villa in cui vive da che era molto piccolo. Non è mai uscito fuori dalla grande casa e vive un rapporto simbiotico con la televisione. La morte del suo benefattore significa per lui ritrovarsi in mezzo alla strada, in un mondo alieno che conosce solo attraverso i programmi televisivi. Un banale incidente lo fa incontrare con Eva Rand (Shirley MacLaine), moglie di Benjiamin Rand (Melvyn Douglas), esponente di spicco dell'alta finanza e consigliere particolare del Presidente degli Stati Uniti (Jack Warden), e quindi entrare nella loro immensa dimora dove viene a stretto contatto con persone che decidono le sorti del paese. La sua purezza di spirito viene scambiata per saggezza profonda e le uniche conoscenze che possiede sul giardinaggio per filosofia applicata alla gestione politica ed economica del paese. Così, equivoco dopo equivoco, Change diventa un uomo a cui tutti chiedono il punto di vista sullo stato della Nazione e ogni cosa che lui dica o faccia viene unanimamente ritenuta la migliore possibbile.

 

http://pad.mymovies.it/cinemanews/2012/89301/cover1300.jpg

Oltre il giardino - Peter Sellers 

 

"Oltre il giardino" (dal romanzo "Presenze" di Jerzy Kosinski) di Hal Ashby è una feroce satira contro il potere politico fortemente condizionato dal fascino ipnotico della televisione, condotta con soave leggerezza, usando la favola di un uomo che da analfabeta si ritrova ad essere senza neanche rendersene conto presidente designato degli Stati Uniti come metafora di un mondo che, avendo smarrito le più congrue coordinate culturali, non sa più distinguere il falso dal vero, l'ignoranza dalla sapienza, l'umanità disinteressata di una persona candida con le acute alchimie di un "drago" dell'alta finanza. Hal Ashsby con Change "Giardiniere" riporta il mondo al punto di partenza, lo riconduce ai minimi termini, costringendolo a riflettere sul senso profondo delle parole, sull'estrema semplicità con cui vengono ordinate da Change ("Tu hai una grande virtù Change,  non stai a ricamare con le parole per nascondertici dietro, tu dici pane al pane" ,osserva il morente Ben), frutto esclusivo di una vita passata fuori dalla vita reale, certo, eppure capaci sia di reggere il confronto con i più sofisticati programmi di governo che di far emergere tutta l'effimera ambiguità dell'intero apparato mediatico. Oltre il giardino Change non ha un passato, è all'anno zero in un mondo che ha conosciuto solo tramite il filtro della televisione. Ripete meccanimente gesti e frasi che vi ha visto trasmettere (bella ed emblematica è la sequenza in cui Change esce per la prima volta per strada e crede di poter cambiare lo scenario che si trova dinanzi con l'aiuto di un telecomando), non ha maturato alcun punto di vista realmente consapevole, non sa esprimere emozioni concrete e rimane impertubabile di fronte a qualsiasi situazione si trovi. La sua è la straordinaria verginità di un puro di cuore e questo è quanto basta per farlo desiderare da persone ormai disabituate ill'informale semplicità di una parola franca, per affascinare un mondo sempre in cerca di nuove persone da poter cooptare, che prima avvicina con garbata delicatatezza e poi tenta di assorbire con malcelata arroganza. Ma l'inconsapevole gentilezza d'animo di Change "Giardiniere" è incorruttibile, ed è incorruttibile proprio perchè inconsapevole, è nata oltre il giardino e segue ancora la sua primordiale armonia con le cose della natura. E' l'ingenuità rivoluzionaria di un uomo che con la sua "apparente" ottusità ha smascherato la desolante insensatezza di tanta farsa al potere. A lui si può opporre solo la triste abitudine di congetturare attorno a un passato che non esiste il fantomatico profilo di un nuovo, illustre, fenomeno mediatico. Cose di questo mondo per un uomo che non è mai appartenuto a questo mondo, un uomo che si scopre capace di poter fare tutto con la sola forza della sua verginità di spirito, anche di camminare sull'acqua. Un immenso Peter Sellers per un grande film.

 

 

 

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