Regia di David O. Russell vedi scheda film
Affidato alla custodia dei genitori dopo avere passato mesi in una casa di cura psichiatrica per via di una sindrome bipolare, il trenetenne Pat Solatano (Cooper) vorrebbe rifarsi una vita e, soprattutto, riconquistare la moglie dopo che questa lo ha lasciato a seguito del pestaggio a cui Pat ha sottoposto l'amante della donna, colto il flagrante. Per reintegrarlo in una vita "normale", la mamma (Weaver) si limita a coccolarlo mentre il papà (De Niro) vorrebbe solleticare in lui le pigre simpatie per la locale squadra di football. Ma a cambiargli davvero la vita sarà l'incontro con Tiffany (Lawrence, premiata con un Oscar forse eccessivo), una ragazza con qualche problema psichiatrico, trasformatasi in una ninfomane a seguito della morte improvvisa del marito. Saranno le prove in vista di una gara di ballo a rimettere entrambi in pista.
Dopo il classificassimo The fighter, David O. Russell continua a guardare la middle class americana sfornando una commedia ad alto potenziale comico, nella quale svettano i siparietti esilaranti tra genitori e figlio, i rituali scaramantici di papà De Niro (ogni singolo movimento muscolare della sua faccia è il trionfo di un'arte recitativa che sovrasta involontariamente chiunque, nonostante l'ottima prova di tutto il cast), i paradossi dovuti all'impossibilità del protagonista nel nascondere quello che pensa. Una commedia uscita dal romanzo L'orlo argenteo delle nuvole di Matthew Quick, con dialoghi scritti assai bene e momenti di puro spasso.
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