Regia di Lawrence Silverstein vedi scheda film
Mi è capitata anche questa. In un caldissimo pomeriggio di metà luglio mi trovo a Bologna per assistere al concerto di una coppia di miei amici e mi accorgo di essere in largo anticipo sui tempi. Ci stanno giusto quelle due orette per un film. E siccome l'unica nuova uscita della settimana è "La leggenda del cacciatore di vampiri", decido di andarlo a vedere, soprassedendo sul fatto che il film ha raccolto per ora soltanto stroncature. So che si tratta di una pellicola in 3d, ma sono anche informato che in quella multisala la proiezione è prevista nella versione "normale", assecondando dunque le mie intezioni (chi mi conosce sa quanto io abbia il dente avvelenato riguardo ad un "sistema 3d" che ammazza la percezione di luminosità). Ma alla cassa vengo a sapere che il film è presente solo nella sua versione 3d. Al che io, irritato non poco per la falsa informazione diffusa e più che mai convinto che 12 euro (oltretutto per un film probabilmente non eccelso) siano praticamente rubati, mi organizzo in tempo reale e, avendo ben poca scelta, decido di vedere questo "Free runner", considerando che, per male che mi vada, mi toccherà un teen action movie sbarazzino e leggerissimo. Ebbene, ho visto un film da vomito. Un insulto alla settima arte. Si sono scomodati tre sceneggiatori (tre!!!) per scrivere una vaccata più insulsa che inverosimile. Dialoghi da vergognarsene. Soggetto imbarazzante. Commento musicale easy pop da skaters decerebrato. Attori con certe facce che non puoi non chiederti "e questo cretino da dove sbuca?" Personaggi e ruoli scritti non si sa bene se col culo o coi piedi. Insomma: un delirio. E non mi si venga a parlare di B-movie, che il termine implica una sua nobiltà di cui questo film non è degno neanche per scherzo. Sono uscito dalla sala nascondendomi il viso con un giornale, come si fa quando si abbandona furtivamente un cinema a luci rosse. Arrivato a casa, mi sono documentato e ho raccolto un'informazione che mi ha lasciato sgomento: l'Italia pare sia l'unico paese al mondo in cui questa idiozia è stata distribuita nelle sale anzichè essere collocata direttamente sul mercato home-video. Ed è anche lecito chiedersi, con qualche sconcerto, "Perchè?". Una cosa è comunque certa: per scrivere, produrre e dirigere una tale scemenza bisogna odiare profondamente il Cinema.
Voto: 1
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