Regia di Mabrouk El Mechri vedi scheda film
Andare in vacanza con la famiglia per distrarsi dall’imminente bancarotta (??) e ritrovarsi al centro di una faida fra servizi segreti. Abduction 2.0 – versione europea. Una pallosissima cartolina dalla Spagna che ci racconta dell’ennesimo eroe improvvisato - figlio d’arte a sorpresa - costretto a combattere i cattivi per salvare la famiglia presa in ostaggio. Un filmetto improbabile che difetta di ritmo e tensione, un giocattolino superficiale al servizio di un protagonista totalmente privo di carisma ed ironia che si ritrova a fare i conti con agenti del mossad (sprecatissimo Roschdy Zem), implacabili Ripley in tailleur ed un’insopportabile sorellina iberica acquisita sul posto. Una fiera di banalità e stereotipi declinate fra fughe ed inseguimenti in cui anche Sigourney Weaver riesce a perdere la faccia. Del resto, se si passa buona parte della proiezione a sperare in un rientro in scena di Bruce Willis, qualcosa vorrà pur dire, no? Soporifero nonostante il genere. Ridicolo esattamente come il suo titolo.
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