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Morituris

Regia di Raffaele Picchio vedi scheda film

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La recensione su Morituris

di bradipo68
6 stelle

Una famigliola in gita fuori porta nella Roma anni '60-'70 è sterminata interamente  e i cadaveri sono inquadrati da una telecamerina tenuta non si sa da chi. Ai giorni nostri una Mercedes con dentro tre ragazzi romani e due ragazze rumene rimorchiate in una discoteca la sera prima, sta procedendo verso un fantomatico punto di ritrovo in cui si terrà un rave party. In realtà i tre ragazzi stuprano e seviziano le ragazze ma tutti loro devono fronteggiare una forza malefica venuta dal passato, addirittura dall'Antica Roma.
Gladiatori senza volto e dalla forza disumana sono tornati nel luogo in cui furono giustiziati per le loro colpe e non hanno intenzioni molto amichevoli verso le ragazze e i ragazzi di cui sopra....
Girellando per il web ho scoperto che la sinossi originale del film parla di Spartaco e della rivolta dei gladiatori nel 73 a.C.Cinque di loro impazzirono e si resero colpevoli di stupri, razzie e altre violenze nei confronti della popolazione. Per questo furono giustiziati appena fuori delle porte di Roma. E sono proprio loro che tornano dall'aldilà per continuare nelle loro violenze.
Tutte cose che nel film non si vedranno e che non saranno nemmeno nominate.
Morituris è l'esordio al cinema di Raffaele Picchio, un film che ha acquisito enorme risonanza in quanto non gli è stato rilasciato il nulla osta della censura per la proiezione nelle sale. E' per questo che ora circola solo in dvd e ha girato solamente per alcuni festival specializzati ( per la proiezione nei festival cinematografici non è necessario il visto della censura).
E' quindi un film poco visto e di cui si è molto parlato : l'ultimo film che ebbe il discutibile onore di non ottenere l'ok della Commissione di revisione cinematografica fu Totò che visse due volte, il film di Ciprì e Maresco datato 1998.
Ma perchè Morituris non è potuto circolare nelle sale cinematografiche liberamente?
E' stato bloccato perchè ( cit Wikipedia) "La Commissione di revisione cinematografica, visionato il film, esprime, all’unanimità, parere contrario al rilascio di nulla osta per la proiezione in pubblico per motivi di offesa al buon costume, intendendo gli atti di violenza e di perversione sulle donne, motivati dal gusto della sopraffazione e dall’ebbrezza della propria forza rafforzata dal consumo di alcool e droga. Inoltre i “giustizieri” si accaniscono sia sui ragazzi, rei di violenza e sadismo, sia sulle ragazze vittime dei loro carnefici. Infine, negli atti di perversa violenza viene impiegato un topolino come un oggetto sessuale. Pertanto la Commissione ritiene la pellicola un saggio di perversività e sadismo gratuiti".
E tutto questo per quanto mi riguarda è abbastanza inquietante , anche più del film: cioè si ritiene che sia offesa al pubblico costume e al decoro che i mostri che vengono dal passato si accaniscano anche contro le vittime dello stupro o che ci sia una sequenza di uno stupro dopo il consumo di alcol e di droga, o che un topolino venga utilizzato come strumento di tortura ( non oggetto sessuale) ?
Ma questi signori della Commissione hanno mai visto un rape movie? o alcuni horror francesi della penultima ora come Alta tensione ( in cui le protagoniste cantavano una canzone dei Ricchi e Poveri, qui si canta Felicità di Al Bano e Romina Power ), Martyrs ( qui si che siamo a livelli di violenza quasi insostenibili) oFrontiers?
Ha senso , con quello che si vede ormai nei TG, avere una commissione di censura che di fatto castra le ambizioni artistiche di qualcuno per giudizi moralistici tutto sommato affrettati?
Boh, non lo so ma è meglio parlare del film.



Che comincia come tanti, horror con un gruppo di ragazzi che stanno andando da qualche parte , prosegue come un rape movie perchè i tre ragazzotti ,hanno la brillante idea di violentare le due ragazze che stanno con loro ( non proprio due educande, magari se lo chiedevano gentilmente avrebbero ottenuto lo stesso quello che chiedevano) e finisce come un classico film di zombie ( alla francese però, l'ambientazione silvestre e la violenza esibita hanno molto di horror transalpino) in cui i morti che ritornano sono dei gladiatori senza volto ( bella idea) e che iconograficamente fanno la loro porca figura.
Il tutto in 83 minuti che scorrono via velocemente con l'azione che si alterna nel luogo della violenza carnale e in un appartamento della Roma bene in cui una specie di guru, guida dei ragazzi, sta seviziando una giovane donna con acido sulla pelle e con variegati strumenti di tortura , anche a trazione animale ( il famigerato topolino additato dalla commissione di censura come oggetto sessuale).
Dopo averi visto il film che non contiene nulla di così pericoloso per il pubblico costume e per la morale ( in giro si vede e si è visto di molto peggio) mi chiedo se è normale che uno per vedersi un film italianissimo debba per forza rivolgersi all'estero per comprare il dvd.
Morituris non merita tutta la fama che ha guadagnato grazie alla commissione di censura: sarà un film coraggioso perchè fare horror in una nazione arretrata cinematograficamente come la nostra è un'atto di temerarietà, ma  è talmente naif nella realizzazione che fa tenerezza, con una regia che tenta di  nascondere i problemi di budget e il solito onesto lavoro di Stivaletti agli effetti speciali..
Ottima la trovata dei gladiatori e ottima anche l'idea di lasciarli senza volto.
Nella seconda parte non tutto fila liscio ( come fa una normolinea a schiantare un gladiatore grande e grosso come uno yeti riuscendo a fuggire , almeno per un attimo, perchè quello si rialza tranquillamente?) ma del resto non stiamo qui a cercare sottigliezze in un film come questo.
Ma una domanda è rimasta senza risposta: ma chi reggeva la telecamera che inquadra i morti della famigliola del prologo?
Ottimi graficamente i titoli di testa e convince anche il black metal degli Aborym sparato a palla nonostante di parli di disco music e si cantino Al Bano e Romina Power.
Hic sunt (co) leones! 
Abbasso la censura!!!!
(bradipofilms.blogspot.it)

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