Augusto Valle è un industriale tenero, svanito e un po' ecologista. Sposa per amore una sua operaia che ha accettato la proposta per interesse e che provvede ben presto a farlo internare in un manicomio. A questo scopo seduce anche il sindaco che avalla l'operazione. In manicomio però Augusto non si trova affatto male, anzi! Proprio qui trova finalmente la sua anima gemella.
Note
Tratto, molto liberamente, dal romanzo omonimo di Giuseppe Berto, il film, sceneggiato da Lattuada, Berto ed Enrico Vanzina, scivola in una specie di pasticcio grottesco. Pozzetto però è ben calato nel ruolo.
Nel 1976 Lattuada spera ancora di bissare il successo di "Venga a prendere il caffè da noi" ma dirige non ispirato e i vari temi si susseguono senza emozionare. Renato in teoria era giusto ma probabilmente resteranno in mente solo di Dalila gli splendidi occhi cerulei e di Angelica (9 anni di più) i perfetti glutei (a lei premio speciale David '77)
Un filmetto pozzettiano della lunga serie che ci e’ stata propinata ai tempi che il suddetto viaggiava ( per motivi a me ancora incomprensibili)con il vento in poppa dei produttori cinematografici.
Spero che un giorno i talebani arrivino a cancellare ogni traccia di tutte queste nefandezze messe su pellicola,sarebbe un bene per l’umanità’.
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Augusto Valle (Renato Pozzetto) è un ereditiere lombardo di una industria che non sa né vuole realmente gestire, dato che lui è un semplice, un ingenuo, un sognatore... o semplicemente un matto, per come la pensa chi lo conosce bene.
Amante della natura, ecologista convinto, appassionato di uccelli, l'uomo si fa irretire da una procace… leggi tutto
Questo film sicuramente non merita le quattro stelle.E forse neanche le tre.Ma per me vale molto di più.Forse non ne dovrei neanche scrivere perchè non l'ho mai detto a nessuno,ma qui mi sento tra amici che possono capire questa mia passione per questo film,o meglio per una parte di esso.Questo è un film che mi ha accompagnato per una buona parte della mia adolescenza.E ne… leggi tutto
Era questo il periodo in cui il nome di Pozzetto sul cartellone poteva bastare a richiamare in massa il pubblico: e pensare che l'attore milanese esordiva sul grande schermo solamente due anni prima, con Flavio Mogherini in Per amare Ofelia (1974). Lo stesso non poteva invece dirsi di Lattuada: navigato regista dall'esperienza ultratrentennale, al momento l'autore di Luci del varietà,… leggi tutto
Oh Serafina! Italia 1976 la trama: Augusto Valle un giovane industriale della provincia lombarda, viene fatto rinchiudere in manicomio dalla moglie Palmira Radice che ha uno scopo portargli via l’intero patrimonio ereditato dal padre. Nella clinica Augusto fa la conoscenza della delicata Serafina Vitali , figlia di un venditore di armi, qui fatta rinchiudere dal padre per averlo…
Tutti e dieci i film sono visibili in rete.
Tra poco aggiungerò almeno un fotogramma per ciascuno. ♦
Un saluto da cherubino,
21 aprile 2022
♦ ore 19: fatto.
"C’è stato un periodo in cui il cinema italiano riusciva con maestria e disinvoltura a brillare ed a distinguersi.
Uno dei maggiori artefici dello stato di grazia…
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Commenti (8) vedi tutti
Film solo per nostalgici di un periodo cinematografico che speriamo non torni mai più. Film inutile 40 anni fa come oggi. Voto: non meritato.
commento di ivanobluAngelica Ippolito e Dalila Di Lazzaro bellezza e talento al servizio di un Lattuada al tramonto della sua carriera.
leggi la recensione completa di claudio1959Nel 1976 Lattuada spera ancora di bissare il successo di "Venga a prendere il caffè da noi" ma dirige non ispirato e i vari temi si susseguono senza emozionare. Renato in teoria era giusto ma probabilmente resteranno in mente solo di Dalila gli splendidi occhi cerulei e di Angelica (9 anni di più) i perfetti glutei (a lei premio speciale David '77)
commento di cherubinoUn filmetto pozzettiano della lunga serie che ci e’ stata propinata ai tempi che il suddetto viaggiava ( per motivi a me ancora incomprensibili)con il vento in poppa dei produttori cinematografici. Spero che un giorno i talebani arrivino a cancellare ogni traccia di tutte queste nefandezze messe su pellicola,sarebbe un bene per l’umanità’.
commento di MARPESSATO61A tratti erotico lo si può definire una moderna favola ecologista dove trionfa l'amore
commento di 90000Funziona.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiPozzetto è bravo,il film è carino,ma si poteva far di più.
commento di SaintlySinner