Regia di Alfonso Cuarón vedi scheda film
Film spettacolare ma per me deludente. Forse il tema del film è l’immensità dello spazio, lo sperdimento dell’uomo perso nell’infinito lontano dalla terra, la sfida verso nuovi orizzonti e infine il ritorno a casa. Invece io ho colto solo questa massa di rifiuti spaziali che l’uomo dissemina ovunque e che continua a ruotare intorno alla terra per sempre finché saremo circondati di munnezza spaziale. Come quando sei in barca o a mare con la maschera vedi ovunque tracce della presenza umana, buste di plastica, mozziconi, biciclette rugginose, batterie, scarichi di liquami …. di tutto. E così diventa lo spazio. La sua incontaminata e misteriosa e silente bellezza viene trafitta da sciami di detriti spaziali che viaggiano come proiettili e collidono con altri satelliti funzionanti o rottami e dall’urto generano altri rottami in una progressione inarrestabile.
Per il resto mi ha sorpreso come la nostra bella dottoressa riesca a far funzionare qualunque catorcio abbandonato nello spazio appartenenti ad altri paesi. Sale su, dopo incredibili spostamenti nello spazio addirittura usando un estintore come propulsore, guarda display misteriosi in russo o caratteri cinesi preme qualche bottoncino e tutto funziona alla grande. Per lei non vale la legge di Murphy che è inesorabile qui sulla terra.
Sicuramente le immagini sono realizzate molto bene ma nulla di nuovo dopo Kubrick.
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