Trama
Nella primavera del 1922, l'aspirante scrittore Nick Carraway (Tobey Maguire) lascia il Midwest per trasferirsi in una New York dominata dal mondo del jazz e da un allentamento delle rigide norme morali. Inseguendo il suo grande sogno americano, Nick entra in contatto con il mondo del plurimilionario Jay Gatsby (Leonardo Di Caprio), un tempo amante di sua cugina Daisy (Carey Mulligan), andata poi in moglie al nobile e donnaiolo Tom Buchanan (Joel Edgerton). Introdotto in una realtà fatta di illusioni e tradimenti, Nick si ritrova coinvolto in una storia d'amore impossibile, segnata da sogni incorruttibili e tragedie in agguato.
Approfondimento
IL GRANDE GATSBY: DAL ROMANZO DI F. SCOTT FITGERALD
Adattamento dell'omonimo e celebre romanzo di F. Scott Fitzgerald, Il grande Gatsby di Baz Luhrmann segue le vicissitudini dell'aspirante scrittore Nick Carraway (narratore della storia) lascia il Midwest per trasferirsi a New York nella primavera del 1922, in un momento storico in cui la morale si sta allentando e il jazz la fa da padrone. Inseguendo il suo sogno americano, Nick ha modo tramite sua cugina Daisy e il di lei donnaiolo marito Tom Buchanan di conoscere il milionario Jay Gatsby (descritto da Nick nel romanzo che sta scrivendo come come un uomo misterioso e apparentemente corrotto ma, in ultima analisi, di grande fascino e appeal, capace di infondere straordinaria forza e speranza). Grazie a questi tre incontri, l' "innocente" Nick si ritrova catapultato nell'accattivante mondo dei super ricchi, delle loro illusioni, dei loro amori e dei loro inganni, vissuti in una New York accecante, stravagante e nel bel mezzo della crisi finanziaria.
Scritto tra il 1923 e il 1924 tra Long Island (a New York) e San Raphael (a circa 15 miglia da Cannes, in Francia), il romanzo di Fitzgerald ha incontrato la strada di Baz Luhrmann nel 2004 (anche se il primo approccio era avvenuto nel 1974 grazie a Il grande Gatsby di Jack Clayton) quando, dopo aver finito le riprese di Moulin Rouge!, il regista si trovava a bordo della Trans-Siberian Express per raggiungere a Parigi (da Pechino) la moglie e la figlia appena nata e si è ritrovato con sé un nastro con la versione audio dell'opera, che gli ha fatto nascere il desiderio di realizzarne una nuova versione cinematografica. Con una sceneggiatura co-firmata da Luhrmann e Craig Pearce, Il grande Gatsby è realizzato in 3D e conta nel cast tecnico alcuni dei nomi più importanti di Hollywood: i produttori Catherine Martin (moglie del regista Luhrmann ma anche scenografa e costumista della pellicola), Douglas Wick, Lucy Fisher e Catherine Knapman; i produttori esecutivi Barrie M. Osborne, Jay Z e Bruce Berman; il direttore della fotografia Simon Duggan; i montatori Matt Villa, Jason Ballantine e Jonathan Redmond; e i musicisti Craig Armstrong e Anton Monsted.
Per ricreare le giuste atmosfere descritte da Fitzgerald in quello che è riconosciuto come il suo più importante lavoro, Burhmann e la sua squadra di collaboratori hanno anche tratto ispirazione da un'altra opera dell'autore dal titolo Trimalchio, un tributo al personaggio di Trimalchione (il libertino che appare nell'opera latina Satyricon di Petronio) considerato dagli storici di letteratura come una prima stesura di Il grande Gatsby.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
In un primo momento, tutto ciò che si sa del personaggio di Jay Gatsby arriva dalle notizie e dai pettegolezzi che si rincorrono nelle conversazioni. Descritto sovente come colui che dal nulla è riuscito a comprare un palazzo a Long Island, Gatsby apre le porte di quella residenza ogni fine settimana per organizzare feste sontuose a cui invita chiunque, senza che nessuno lo abbia mai effettivamente incontrato fino al momento in cui ad essere invitato è Nick Carraway. Ciò dà inizio a una catena di eventi che porteranno Gatsby, nato povero ma da sempre con grandi aspirazioni e una visione positiva della vita, a rivelarsi e ad essere rovinato dalla sua ossessione romantica per Daisy Buchanan, la cugina di Nick. Tutta la sua ostentazione e raccolta di ricchezze infatti non sono altro che un modo per riempire un vuoto e per tentare di riconquistare il cuore di Daisy, l'unica donna che abbia mai amato in vita sua, e di strapparla dalle mani dal ricco e potente Tom. Ad interpretare il "tragico" Gatsby e a dar vita al suo sogno "incorruttibile" è l'attore Leonardo DiCaprio (già diretto da Luhrmann in Romeo + Giulietta) mentre il personaggio di Nick, l'unico che si dimostra particolarmente interessato al vero animo di Gatsby come individuo, ha il volto di Tobey Maguire. Ad impersonare Daisy, l'oggetto del desiderio di Gatsby divisa tra il bisogno di sentirsi protetta e il sogno di vivere un'epica storia d'amore, è Carey Mulligan. Joel Edgerton si cala invece nei panni di Tom Buchanan, il "cattivo ragazzo pieno di soldi" con cui Daisy si è sposata a costo della propria stessa felicità.
A frequentare regolarmente casa Buchanan e le feste di Gatsby è la socialité Jordan Baker, una donna che Nick considera molto elegante e bella ma dall'atteggiamento profondamente intimidatorio. Ad interpretarla è l'esordiente Elizabeth Debicki. Mentre Jordan è il classico esempio delle donne che vivono a East Egg, Myrtle Wilson è il suo esatto opposto. Amante clandestina di Tom dalla tragica vitalità e dal desiderio di essere sofisticata a tutti i costi, Myrtle è impersonata dall'attrice australiana Isla Fisher. Marito di Myrtle e destinato a cadere nella rete di inganni che circonda i Buchanan è infine il meccanico George Wilson, interpretato da Jason Clarke.
COSTUMI, SCENOGRAFIE E MUSICHE POST-MODERNE
A ricreare la moda dei ruggenti anni Venti in Il grande Gatsby è la costumista Catherine Martin, che per il suo lavoro ha potuto contare sulle ricche descrizioni che Fitgerald fa all'interno del suo romanzo. Studiando meticolosamente i materiali visivi di inizio Novecento, la Martin ha potuto contare sul supporto della Brooks Brothers (storica etichetta americana), che ha fornito quasi 2000 capi di abbigliamento soprattutto maschile, e di Miuccia Prada, che ha realizzato 40 abiti per lo più femminili da usare per le scene di festa e l'abito "lampadario" e la pelliccia che Daisy indossa per la sua prima e unica apparizione in una delle feste di Gatsby (un momento topico per tutto il film, in cui l'abbigliamento di Daisy è completato da una coroncina in perle e diamanti fornita da Tiffany, come l'anello di fidanzamento che indossa sempre). Grande importanza, oltre ai costumi, in Il Grande Gatsby hanno anche le scenografie e la città di New York, parte integrante di tutta la storia. Nonostante le ricerche sui luoghi descritti da Fitzgerald abbiano portato a (ri)scoprire molte zone della città da Manhattan a Long Island, gran parte delle riprese si sono svolte ai Fox Studios di Sydney, in Australia, dove una troupe di migliaia di persone (capitanata dalla stessa Martin) ha contribuito a ricreare ogni ambiente, strada o abitazione della New York anni Venti.
Come già fatto con Romeo + Giulietta e Moulin Rouge!, Baz Luhrmann con spirito da pastiche postmoderno ha ancora una volta usato musiche pop contemporanee per punteggiare un racconto "classico", coadiuvato dal lavoro svolto dal rapper e produttore musicale Jay Z. Oltre allo stesso Jay Z, la colonna sonora di Il grande Gatsby conta tra gli altri sui nomi di artisti come Bryan Ferry, Florence + The Machine, Lana Del Rey, la band inglese The XX, Fergie con Q Tip e GoonRock, Beyoncé e André 3000, e pezzi come le cover di Love Is Blindness degli U2 (eseguita da Jack White), di Back to Black di Amy Winehouse (cantata da Beyoncé e André 3000) e di Crazy in Love di Beyoncé (resa in chiave jazz da Brian Ferry).
Note
Esaltato ed esangue, ebbro e convulso come i suoi protagonisti votati agli istinti meno nobili, il film vive di frenesie kitsch e di momenti di sublime bruttezza, sperpera i fastosi numeri danzanti con inquadrature sovraeccitate e poi si autosabota con la stasi registica del melodramma da camera. A Luhrmann non interessa la ricostruzione storica, né tanto meno la storia dell’amore impossibile, o forse mai esistito, tra Gatsby e Daisy: la sua messa in scena irragionevole e becera si fa specchio dell’anima del suo protagonista, consumato dal sogno di essere il più grande, di riconquistare il passato a suon di party mastodontici. Una messa in scena, una finzione dichiarata e scintillante: l’inganno eterno del cinema.
Trailer
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- Miglior scenografia al Premi Oscar 2014
- Migliori costumi al Premi Oscar 2014
Commenti (12) vedi tutti
Gatsby e lo scopo controcorrente di una vita.
leggi la recensione completa di Antonio_MontefalconeTutte le citazioni sono tratte dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald Il grande Gatsby, nella traduzione italiana di Fernanda Pivano. La vicenda del film è infatti la stessa, con l'aggiunta dello psichiatra, che esorta Nick Carraway, voce narrante del film e del romanzo, a scrivere le proprie memorie per liberarsi dei fantasmi del passato.
leggi la recensione completa di laulillaUn uomo alla rincorsa della sua ossessione più grande. Film bellissimo, peccato per la colonna sonora che poco c'azzecca con gli anni '30. Voto 7
commento di Bladerunner76Inizialmente un vortice di sfarzo, lussuria, pazzia...poi arriva l'uomo...il sentimento.... voto 7
commento di Bibi0075Demenziale e disgustosa la prima parte; poi si fa più interessante; voto 4
commento di stokaiserLuhrmann continua con il suo stile. Tanta maniera, tanta prevedibilità però il cast e il climax rendono alla grande, peccato! 6,5 DISCONTINUO
leggi la recensione completa di luca8267.5 voto
commento di paolofefeConcorrono all'impatto estetico i vistosissimi colori dei costumi, la sfrontata sontuosità degli ambienti, la lustreggiante fotografia e i caleidoscopici effetti speciali.
leggi la recensione completa di IlGranCinematografoSontuoso e sgargiante
leggi la recensione completa di Furetto60Deludente a dir poco. Se l'avessero creato sotto forma di musical avrebbe avuto più senso; Tutto artefatto e pompato all'ennesima potenza.
commento di Utente rimosso (rodeo)Orrendo come la sua protagonista Carey Mulligan. Una baracconata che distrugge il grande romanzo di Fitzgerald e fa perfino rimpiangere (e considerare quasi un capolavoro) la versione illustrativa del 1974 con Robert Redford.
commento di bertoltUno sfavillante, pirotecnico, ballabile, lunghissimo videoclip e un più che mediocre film.
commento di michemar