Regia di Gillo Pontecorvo vedi scheda film
La lotta armata come strumento di lotta politica.Di questo si parla essenzialmete (ed eccessivamente) in Ogro,film sulle gesta di un gruppo di terroristi che prima decidono di rapire il generale Carrero Blanco(l'ogro,l'orco del titolo) poi,diventato delfino del caudillo Francisco Franco decidono di ucciderlo in un attentato dinamitardo.In realtà il film di Pontecorvo è mosso da una parte dalle esigenze spettacolari che gli fanno mettere in scena con precisone cronometrica gli avvenimenti narrati(anche se il ritmo risulta ababstanza fiacco e non si sente la pressante urgenza della narrazione dei fatti che si trovava ne La battaglia di Algeri) dall'altra è mosso da esigenze politiche in quanto si cerca di trasformare questo film in un dibattito sulla pertinenza o meno della lotta armata come strumento di lotta politica.E spesso questo secondo aspetto del film prevale sul primo facendo sconfinare Ogro nel didascalismo.I dialoghi si fanno più fitti e il film si ripiega inevitabilmente su se stesso perdendo molto del suo impatto quasi da spy story che aveva all'inizio.Nessun intento giustificativo del terrorismo comunque,solo un tentativo a mio parere infruttuoso di spiegarne le ragioni(vedi il dialogo tra il terrorista e l'attivista sindacale che non si convince alla lotta violenta nonostante le domande pressanti dell'altro).Altro aspetto a mio avviso importante è che in Italia un film come questo ha anche un altro problema:è inevitabile che lo spettatore italiano pur vedendo sullo schermo la cronistoria del terrorismo spagnolo pensi alla situazione interna italiana,agli anni di piombo che allora si vivevano,al rapimento Moro avvenuto durante la lavorazione del film.E forse questa era anche l'intenzione del regista:parlare di Italia pur affrontando il terrorismo spagnolo.La banda di terroristi che organizzano l'attentato a Carrero Blanco sembra avere parecchie analogie con gli adepti italiani appartenenti alle Brigate Rosse.Caricata un po'troppo di enfasi e di inutile retorica l'ultima sequenza,sul letto di morte del loro compagno,quasi mitizzato nel suo sacrificio estremo.Il problema è la giustificazione della lotta violenta:secondo un personaggio del film il regime fascista la giustificherebbe.E' tutta in questa affermazione l'ambiguità ideologica del film...
regia di grande precisione
molto misurato
non male
ok
molto bella
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Mi riconosco molto in questa opinione, il film si divide tra una efficace ricostruzione dell'attentato e una pesante analisi politica, influenzata dalle nostre vicende italiane. Ritengo però datati sia Ogro che Queimada di Pontecorvo perchè oggi è inconcepibile girare un film con ambientazione estera parlato in italiano e senza l'utilizzo della presa diretta (nel '79 già esisteva).
concordo sul fatto che sia datato...per Queimada a breve è in programma di vederlo ...ciao Hall...
Ogro è un film di cui lo stesso Pontecorvo non è mai stato molto soddisfatto e le sue remore riguardavano proprio il rischio di una sciocca analogia tra il terrorismo Basco e quello delle BR. Le differenze sono abissali cosi come i motivi che permettono a un fenomeno di essere capito. L'irredentismo Basco rappresentato nel film agiva sotto la dittatura franchista e inoltre è strettamente connesso al particolare regime di autonomia territoriale previsto dalla Costituzione spagnola. Saluti.
ciao Peppe e grazie delle informazioni,concordo con tutto quello che hai detto,il problema è che durante la lavorazione le B R rapirono Moro e da parte di molti l'analogia venne automatica.Il terrorismo basco è comunque un altra cosa...Un saluto
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