Regia di Gillo Pontecorvo vedi scheda film
Voto 8. I cari, vecchi film "politicamente impegnati", quando il cinema italiano aveva ancora qualche cartuccia da sparare. Accompagnato da un'ispirata musica di Ennio Morricone, lo spettatore si ritrova immerso nella condizione di clandestinità in cui vivono gli autori dell'attentato. Si penetra così nella psicologia dei personaggi, con le loro certezze politiche e i loro dubbi esistenziali, la paura perenne della società che li circonda, la determinazione con cui agiscono. La suspense non manca, anche se, ovviamente, tutti conoscono il finale. FILMTV giudica il film "mediocre": perché? I riferimenti agli anni di piombo in Italia sono scarsi, è vero, ma questo non mi sembra un difetto. Voler paragonare la Spagna franchista all'Italia tristemente democristiana sarebbe peraltro tirato per i capelli.
Vengono narrate la preparazione e l'esecuzione dell'attentato contro il Primo Ministro franchista Carrero Blanco.
Il marchio di garanzia su un prodotto di alta qualità.
Nulla
Intensa e convincente.
Come sempre impeccabile, qui sfodera un personaggio tutto d'un pezzo, caparbio e razionale in ogni circostanza. Nessuno spazio ai sentimenti e mai una parola di troppo.
Pontecorvo non è certo un mio idolo, ma questo è sicuramente uno dei suoi film più riusciti. Meno profondo ed intenso della "Battaglia di Algeri", è tuttavia molto meno noioso.
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